Pozzallo, via al progetto di messa in sicurezza per la difesa della fascia costiera

spiaggia_raganzinoIn vista della realizzazione dell’intervento di “Opera Difesa costiera in località Pietrenere nel Comune”, da Palazzo di Città l’invito a prendere visione degli elaborati presso l’assessorato regionale Territorio ed Ambiente a Palermo. Una consultazione se si è interessati a «fornire elementi conoscitivi e valutativi concernenti i possibili effetti dell’opera». Un progetto legato alla messa in sicurezza del tratto di costa nei pressi del lungomare Pietrenere. La messa in sicurezza di quello che viene definito come il “mammellone”, ovvero quel prolungamento roccioso naturale chiamato in dialetto “Petraspaccata”, in prossimità della Colonia Marina, è un progetto che era già stato avanzato dall’amministrazione precedente, nel 2008, per l’alto livello di pericolosità dell’area. Una proposta rientrata nell’ambito del Programma di interventi per la riduzione del rischio idrogeologico nelle aree previste dal Pai (Piano stralcio dell’Assetto Idrogeologico) in cui rientrano altre porzioni della costa iblea e per il quale Pozzallo aveva ottenuto a febbraio del 2010 un finanziamento di 1 milione di euro. Allora l’amministrazione Sulsenti sosteneva «di essere in possesso dello studio geologico e dei pareri degli enti preposti per la tipologia dell’intervento» procedendo all’affidamento degli incarichi riguardanti la progettazione. Tra gli obiettivi del progetto, un possibile rinforzo della zona argillosa ed un contenimento del moto ondoso con barriere appositamente create. I lavori in realtà dovevano iniziare a fine 2010, ma allora l’iter si arenò. Oggi il progetto è in dirittura d’arrivo e, dopo il parere regionale, la giunta comunale si troverebbe a dover avviare i lavori usando i fondi ministeriali. Ed ecco il vero problema. Il sindaco Luigi Ammatuna infatti, su sollecito del Ministero dell´Ambiente, ha ripreso l’iter e ha dovuto fare i conti per le spese. Ma se il progetto è ad un passo dall’avvio, dei fondi poco si sa. Quel milione sarebbe stato incassato e la sua “spesa”, «pesa come un macigno» sul bilancio ha già spiegato il primo cittadino a settembre scorso in un incontro pubblico, in vista dell’approvazione del bilancio 2011, quando parlò dello stato delle casse comunali. Ora a breve, con il possibile via la progetto, il nodo relativo ai fondi verrà al pettine e si dovranno fare i conti per pagare le parcelle ai tecnici incaricati.

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