RAGUSA. FILIERA LATTIERO CASEARIA: UNA RISORSA DA DIFENDERE E VALORIZZARE PUNTANDO ALLA NUOVA PROGAMMAZIONE

Riunione DiprosilacRiunione oggi a Ragusa, nella sala giunta della Provincia Regionale, del Comitato Territoriale Ibleo del Distretto Produttivo Siciliano Lattiero Caseario con la partecipazione dei rappresentanti provinciali delle organizzazioni di categoria aderenti al patto distrettuale. L’incontro, oltre che per riferire sul recente incontro avuto dai “Vertici” del Distretto con l’assessore regionale Dario Cartabellotta (al quale, fra l’altro, sono stati sollecitati interventi per il sostegno delle politiche distrettuali delle filiere agroalimentari, per la fissazione di un nuovo prezzo del latte ed in materia di quote latte) è stato convocato per un confronto sull’attività svolta e programmata dal distretto a livello locale e regionale. Dopo il saluto e l’introduzione del responsabile territoriale, Enzo Covato, ha relazionato il presidente e legale rappresentante del distretto, Enzo Cavallo. E’ seguito un ampio ed articolato il dibattito: con l’intervento di diversi dei partecipanti sono state ribadite considerazioni e formulate proposte di essenziale importanza per la difesa e lo sviluppo della filiera, nell’area iblea ed in Sicilia.
La riunione è servita per l’esame della grave crisi che investe le imprese della filiera ed il comparto zootecnico in particolare. “Il costo di un chilogrammo di mangime – è stato affermato – ha già superato il prezzo di un litro di latte, che, alla stalla viene quotato come oltre dieci anni fa! Per prendere un caffè al bar, all’allevatore non bastano due litri di latte! Il prezzo della carne, peso vivo, oggi è invariato rispetto a quando il mangime costava un quarto! La concorrenza sleale ed incontrollata – è stato sottolineato – sta affossando la nostra zootecnia, duramente colpita dal continuo aumento dei costi dei fattori produttivi e dalla impossibilità di accedere al credito”.
Difronte alla grave crisi del momento ed alla situazione venutasi a determinare, è stato anche chiaramente detto che denunciare non basta. “Occorre sbracciarsi per aggregare la filiera a difesa del latte, dei latticini e dei formaggi siciliani e, cercando di sfruttare tutte le opportunità finanziarie dell’Unione Europei e di tentare di inserirsi in maniera quanto più efficace possibile nei mercati coi prodotti di qualità ”. In questo senso il Distretto può e deve essere, come è, un laboratorio propositivo ed operativo per governare una situazione che giorno dopo giorno diventa sempre più pesante. Il Distretto è impegnato e sta operando per dare un diretto contributo a favore della filiera nell’ambito del confronto aperto in questi giorni per la programmazione cui riferire la destinazione dei fondi comunitari del periodo 2014/2020 : “i cui criteri, da individuare, – è stato sottolineato – non potranno essere calati dall’alto ma dovranno essere concertati dal basso, sul territorio, col coinvolgimento diretto e propositivo di tutte le filiere produttive e di quelle dell’ agroalimentare in particolare”.
Dalla riunione è emersa la necessità di dover reiterare la richiesta al Governo Regionale di accelerare la trattativa per la fissazione del nuovo prezzo del latte, anche attraverso gli accordi di filiera, così come preannunciato dall’Assessore Cartabellotta, e la emanazione del provvedimento concordato per salvaguardare la “quota” agli allevatori che, per motivi di forza maggiore, hanno diminuito la produzione. Altro punto emerso e trattato è stato quello relativo alla promozione del consumo del latte fresco a livello locale e regionale e di valorizzare i “Formaggi Siciliani” ottenuti unicamente con latte prodotto nell’Isola, con particolare riferimento al “ragusano dop” attraverso la non più procrastinabile attivazione del relativo Consorzio di Tutela e per il quale è in programma, per la prossima settimana, un incontro con il Ministero per concordare e definire azioni per il rilancio del prodotto: patrimonio di inestimabile valore per il settore e il territorio..

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