Utilizzava profilo Facebook di una parente per contattare prostitute e transessuali. Comiso, denunciata

polizia Due persone sono state segnalate ieri all’Autorità Giudiziaria a seguito di alcune attività di polizia effettuate dagli uomini del Commissariato di Comiso. In particolare una donna comisana, R.D., 37 anni, è stata denunciata per accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico, poiché aveva sottratto l’account di Facebook ad una sua parente. E’ stato accertato che la donna riuscendo ad accedere alla pagina personale della parente ne aveva cambiato la password ed aveva utilizzato il suo profilo come se fosse la titolare della pagina iniziando a colloquiare tra l’altro con prostitute e transessuali, contattabili sul social network, screditando così la figura della reale titolare del profilo Fb.
Dagli accertamenti effettuati in collaborazione con la Polizia Postale di Ragusa si è appurato che la donna aveva avuto accesso ad internet in alcune date ben precise che corrispondevano a quelle in cui era avvenuta la modifica del profilo della parente; l’accesso era stato originato da una utenza telefonica che non era neppure intestata a lei. Le tracce però lasciate da suo PC hanno condotto gli uomini della Polizia ad individuare la R.D. come la autrice del reato e pertanto a segnalarla.

Ieri pomeriggio, inoltre, durante un controllo del territorio in piena zona centrale la Volante del Commissariato ha proceduto al controllo di una autovettura condotta da A.G. rumeno di 32 anni. Durante la verifica dei documenti forniti dal fermato all’agente in servizio, quest’ultimo, data la sua esperienza, si accorgeva che la patente di guida, nonostante fosse stata ben riprodotta, era falsa.
A quel punto decideva di verificare anche con l’ausilio della banca dati della Polizia se il suo sospetto fosse fondato ed effettivamente appurava che AG non aveva mai conseguito una patente di guida valida.
Gli ulteriori accertamenti sull’autovettura permettevano anche di appurare che l’auto era priva sia di revisione che di copertura assicurativa. Il mezzo pertanto veniva fermato, la patente sequestrata ed il conducente denunciato per uso di atto falso.

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