Riunione del coordinamento cittadino Cna di Ragusa. La crisi continua a mordere. Sarà stilata piattaforma rivendicativa da sottoporre al Comune

Bellina, Migliorisi e Di MariaNel corso della riunione del coordinamento cittadino della Cna territoriale di Ragusa, è stato sviluppato un ampio e articolato dibattito sulle principali problematiche che riguardano da vicino il comparto. A cominciare dall’acuirsi della profonda crisi che investe in maniera preponderante il settore produttivo e che ha raggiunto livelli ritenuti non più sostenibili dalle imprese, molte delle quali si sono trovate costrette a gettare la spugna. “Il principale problema che gli imprenditori hanno riscontrato e continuano a riscontrare – ha spiegato il responsabile organizzativo Antonella Caldarera – è la mancata erogazione del credito da parte degli istituti bancari. E’ questo il momento in cui le piccole e medie imprese avrebbero bisogno di sostegno da parte delle banche e invece si vedono sbattute le porte in faccia. Aumentano i protesti bancari e le insolvenze da parte delle imprese che operano in piena regolarità”. Ecco perché il coordinamento ha chiesto all’unanimità, auspicando un ritorno ai valori di una volta, di predisporre un documento che solleciti la Pubblica amministrazione a prendere in considerazione alcune semplici richieste che consentano alle imprese di sopravvivere, di proseguire la propria attività. I tre co-presidenti: Salvatore Bellina, Massimiliano Di Maria e Graziella Migliorisi hanno convenuto sul fatto di chiedere al nuovo sindaco che andrà ad insediare l’Amministrazione comunale di accogliere una piattaforma di proposte precise, necessarie per rilanciare l’economia locale. Non è più possibile continuare a nascondersi dietro il problema, seppur reale, dei ridotti trasferimenti da parte di Stato e Regione. Una soluzione occorre trovarla. Il coordinamento ha deciso in breve volgere di tempo di convocare un’assemblea delle imprese nel corso della quale saranno definiti i punti cruciali che la piattaforma conterrà. Ciò per assicurare l’attuazione di quelle risposte che il mondo produttivo attende ormai da tempo.

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