Arrestato Gianluca Zafarana. Era evaso mercoledì dal carcere di Modica

gianluca-zafarana.-jpegE’ stato arrestato questa notte dalla Polizia Penitenziaria di Modica e dai Carabinieri del Comando Provinciale di Ragusa, Gianluca Zafarana, 30 anni, detenuto presso il carcere di Modica in espiazione della pena di tre anni e sei mesi per ricettazione e violazione degli obblighi della sorveglianza speciale (fine pena luglio 2015), ed evaso mercoledì mattina, dopo aver tagliato la rete di recinzione interna e saltato il muro di cinta di oltre 4 metri dell’Istituto Penitenziario.
Nel corso della scorsa notte, mentre erano in atto diversi servizi di monitoraggio e controllo sui luoghi ove lo Zafarana avrebbe potuto garantirsi lo stato di clandestinità, nella frazione marinara di Cava d’Aliga veniva individuata un’abitazione disabitata e con la porta evidentemente forzata, all’interno della quale si notava la presenza sospetta di alcune candele accese. Tale anomalo frangente spingeva i Carabinieri ad approfondire il controllo. L’ipotesi investigativa si rivelava fondata giacché, non appena la Gazzella dei Carabinieri si avvicinava all’abitazione sospetta, una figura maschile veniva notata nell’atto di darsi a tanto inspiegabile quanto improvvisa fuga. La corporatura e postura del fuggiasco era evidentemente riconducibile alle caratteristiche somatiche dell’evaso, motivo per cui i militari immediatamente si ponevano al suo inseguimento riuscendo a bloccarlo dopo alcuni metri. I sospetti dei Carabinieri si rivelavano fondati allorquando, una volta bloccato, veniva formalmente riconosciuto nell’evaso Gianluca Zafarana . Al termine di tali concitate fasi i militari dell’Arma procedevano pertanto alla perquisizione della casa che l’evaso aveva utilizzato come nascondiglio allo scopo di rinvenire persone complici ed altri elementi utili allo Zafarana per garantirsi la fuga e la clandestinità.
Al termine delle operazioni di rito l’arrestato è stato condotto presso la Casa Circondariale di Ragusa.
L’arresto dell’evaso è il risultato di intense ed ininterrotte ricerche su tutto il territorio che hanno visto il continuo coordinamento e direzione da parte della Procura della Repubblica di Modica. I controlli serrati, condotti su obiettivi quali parenti e amici del fuggiasco ritenuti “papabili” ad offrirgli un rifugio che gli garantisse la latitanza, hanno infatti permesso una pressoché immediata interruzione della fuga dello Zafarana.

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