ERNIA DEL DISCO E LA SCIATICA. La rubrica medica del dottore Federico Mavilla

federico mavillaSapete qual è la correlazione tra l’ernia del disco e la sciatica? L’ernia del disco è la causa e la sciatica è l’effetto. Sciatica o sciatalgia vuol dire semplicemente che il paziente ha un dolore, più o meno importante, accompagnato a, secondo termine tecnico, parestesie, cioè formicolii o sensi di scariche elettriche in una gamba. Questo dolore, spesso accompagnato ad un dolore lombare, caratterizza appunto la lombosciatalgia o sciatalgia o sciatica. Quindi il dolore che si irradia dalla schiena alla gamba è la sciatica vera e propria. Ma perché si manifesta questo dolore? E qui entra in gioco appunto la causa più frequente di sciatalgia. In verità ci sono varie cause, ma statisticamente la più frequente causa di sciatalgia è l’ernia del disco.
Che cosa accade quindi? Che per una serie di motivi, si verifica una deformazione del disco intervertebrale a livello delle ultime vertebre lombosacrali, specialmente tra la IV e la V vertebra lombare e la I sacrale. Questa deformazione del disco intervertebrale va a comprimere il nervo sciatico, verificandosi quindi un conflitto disco-radicolare, secondo termine tecnico, cioè una sorta di battaglia tra il disco intervertebrale erniato e il nervo compresso, che dà origine al dolore che è appunto la sciatica. Prevenire la sciatalgia si può. La prima cosa da tenere in conto è che la colonna vertebrale può evitare problemi se i muscoli funzionano alla perfezione. E’ necessario quindi fare un po’ d’esercizio, anche una mezz’oretta al giorno se non andate in palestra, per mantenere la spina dorsale elastica ed i muscoli allenati.
Se preferite fare un po’ d’attività a casa, prediligete gli esercizi che distendono la colonna vertebrale, anche un po’ di stretching magari, e tonificate i muscoli dorsali ed addominali. Inoltre, se siete sovrappeso, mettetevi a dieta. Il peso eccessivo, infatti, predispone alla sciatalgia, perché la colonna vertebrale risente del peso in più che vi portate addosso e fa una fatica maggiore nel sostenere il vostro corpo.
Se, invece, avete intenzione di fare uno sport fuori casa, prediligete quelli che non fanno effettuare alla colonna vertebrale movimenti troppo bruschi. Ad esempio, evitate sport come l’equitazione o la corsa, che sottopongono il vostro corpo a ‘scosse’ alla spina dorsale, provocando microtraumi ai dischi intervertebrali.
Preferite, invece, il nuoto, l’acquagym, la bicicletta, la passeggiata veloce, la palestra in generale. In questo caso, scegliete con accuratezza i macchinari da utilizzare, evitando di sottoporre la colonna vertebrale a sforzi troppo impegnativi.
Quando la sciatalgia è già presente, si hanno a disposizione tre trattamenti che possono aiutarci a recuperare la salute. Innanzitutto, se la causa della sciatalgia è una irritazione della radice del nervo sciatico, è consigliata la somministrazione di antinfiammatori per circa una decina di giorni, stando a riposo ed indossando un busto semirigido che prenda la parte bassa della schiena.
Terminato il periodo di riposo, ci si può alzare e fare movimenti non eccessivamente pesanti e/o bruschi, sempre indossando il busto. Se, invece, la causa del dolore può risiedere nella compressione della radice, allora la terapia cambia.
Prima, però, la diagnosi va confermata da una radiografia ed una TAC lombo-sacrale per vedere se effettivamente c’è una protrusione o un’ernia discale. Se la diagnosi viene confermata ed il dolore non è associato a ipostenia, la terapia prescritta solitamente consiste in un primo approccio antinfiammatorio per poi passare, dopo che la fase di dolore acuto si sia calmata, a massaggi, sedute con ultrasuoni e/o infrarossi. In generale, dopo circa tre mesi di applicazioni, il dolore scompare del tutto perché l’ernia si riassorbe da sola.
Infine, si prospetta la terapia chirurgica solo nei casi più gravi, quando, cioè, le altre soluzioni non hanno dato esito positivo per almeno tre mesi consecutivi e/o quando il dolore alla gamba diventa insostenibile e limita effettivamente i movimenti e le azioni quotidiane. In quei casi, è necessario asportare l’ernia discale che si è venuta a creare.

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