Soppressione del Tribunale di Modica. Rando: “E le promesse di Mazzamuto?”

salvatore randoLe promesse del sottosegretario Mazzamuto, che fine hanno fatto? Lo chiede Salvatore Rando, del Comitato Via Loreto, dopo gli impegni assunti a suo tempo sul Tribunale di Modica riguardo al decreto di riforma della giustizia che prevede la chiusura del Palazzo di Giustizia di Piazzale Scucces. Il Decreto Legislativo 7 settembre 2012, n. 155, conosciuto come la riforma della giustizia comincia a dare i primi frutti negativi con tagli del personale che non produce nulla di buona nei confronti dei cittadini che hanno invece la necessità di avere una giustizia efficace veloce e giusta nelle decisioni. “Gli accorpamenti dei tribunali minori – lamenta Rando – ha generato e continua a generare confusione, non si hanno spazi logistici sufficienti per ospitare le sedi accorpanti; i soppressi tribunali e le sedi distaccate. La provincia di Ragusa è un esempio di prove tecniche di confusione, con paralisi dei processi, infatti le cause iniziate presso il tribunale di Modica vengono sistematicamente aggiornate alle udienze che dovranno essere messi in calendario presso il tribunale di Ragusa.
Ad oggi nessuno sa in quali locali il tribunale di Ragusa dovrà ospitare i servizi soppressi, anzi si è alla ricerca spasmodica a trovare scuole, spazi aperti o chiusi distanti dal tribunale centrale, sicuramente violando l’invarianza della spesa prevista dalla riforma nel decreto soprarichiamato art. 8 – Edilizia giudiziaria -, magari con l’aggravante di fare una convenzione con le ditte di trasporto per trasferire da un luogo all’altro i fascicoli, violando anche l’art. 10 – Clausola di invarianza della spesa. I cittadini ormai abituati ad essere sballottati da un posto all’altro, non interessa a nessuno.
Qualche settimana fa a Catania si è tenuto un convegno di Magistrati, è stato presente il capo dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale dott. Luigi Birritteri, accanito sostenitore sui tagli dei tribunali minori e del personale. Birritteri sicilianissimo, dalla carriera variegata, passando dal centro destra prima al centro sinistra dopo (alla faccia dell’indipendenza della Magistratura), presentandosi alle elezioni ad Agrigento per il Presidente della Provincia perdendoli, ha tanta fretta di eliminare i tribunali minori non vuole aspettare gli esiti dei ricorsi presentati dai tribunali minori, (belle’esempio di rispetto delle Istituzioni) alla Corte Costituzionale, fissata per il prossimo mese di ottobre, che sono stati soppressi come quello di Modica. La fretta di decidere del dott. Birritteri consapevole dell’avvio disastroso della riforma che con molta probabilità possa essere definitivamente accantonata non solo da parte della Corte Costituzionale ma anche di un governo di buon senso.
Birritteri – prosegue Rando – vuole arrivare prima che la Corte si pronunci, infatti vuole dare seguito alla riforma pasticciata e raffazzonata, con gravi decisioni, tagli di organico, solo in Sicilia ben 85 Magistrati, (quanti anni ulteriori aggiunti agli altri, deve aspettare il cittadino rispetto ai tempi biblici attuali per avere giustizia?), non sono servite a nulla le tante proteste inascoltate da parte degli stessi magistrati, dagli ordini degli avvocati e da alcuni parlamentari siciliani di destra e di sinistra. I risultati attesi da questa scellerata fretta avrà un solo risultato: paralisi e caos, insomma tutto il contrario dell’efficienza, dell’efficacia e dell’economicità.
Le promesse del sottosegretario Mazzamuto, che fine hanno fatto?
Un ultimo appello al buon senso, ai politici nostrani alle istituzioni, all’ordine degli avvocati, (bisogna dare atto all’avv. Galfo presidente dell’ordine di Modica che cerca di fare qualcosa per impedire la chiusura del Tribunale), di predisporre se necessario ricorso come hanno fatto altri tribunali soppressi, ai sindaci del comprensorio, di intraprendere azioni di protesta non appena si insedierà il nuovo governo, spiegando le ragioni di una decisione senza senso che non produce i risultati sperati dalla riforma. Spiegare al nuovo Ministro che non è assolutamente corretto dilapidare un patrimonio edilizio qual è il Tribunale di Modica, costato ai cittadini che pagano le tasse e sol perché non si vuole unificare i due tribunali di Modica e Ragusa, unificazione che porta solo e solamente benefici sia dal punto di vista del risparmio che dell’efficienza. Infine cadono le ultime resistenze con l’avvio del processo di abolire le province in Sicilia”.

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