Modica, processo “Copai”. Finanziere in aula per quasi quattro ore

E’ stata un’udienza lunghissima nonostante abbia impegnato un unico teste quella che riguarda l’inchiesta sul Copai. Per quasi quattro ore è stato escusso un sottufficiale del Nucleo Tributario Provinciale della Guardia di Finanza di Ragusa, Russotto. Il teste si è sottoposto alle domande del pubblico ministero, Francesco Puleio. Sono 17 gli imputati, tra cui l’ex parlamentare regionale Riccardo Minardo e la presidente del Consorzio per la Promozione dell’Area Iblea, Sara Suizzo. Il militare ha parlato, in particolare, della compravendita, da parte del Copai, di Radio Onda Libera e delle frequenze di Radio Energy ma anche dalla società Archè Kronu, direttamente legata all’azienda principale che da il nome all’inchiesta. Molta attenzione per una fornitura di prodotti informatici commissionata dal Copai per quattro milioni di euro ad una società slovena. E’ emerso che il trasporto sarebbe stato eseguito da una società di Santa Croce Camerina che, però, nei fatti, si occupa di movimento terra. “Quando la Suizzo ci consegnò i documenti di trasporto internazionale – ha precisato Russotto – non erano riportati i numeri di targa dei mezzi impiegati. La licenza di Radio Onda Libera fu pagata con assegni circolari sui quali furono svolti accertamenti circa la provenienza. Sono imputati anche Giuseppa Zocco, Pietro Maienza, Carmelo Emmolo, Mario, Giuseppe e Nives Barone (il primo è il marito della Suizzo), Angelo Giannì, Valerio Tidona, Giovanni Moncada, Maria Chessari, Giorgio Dimartino, Raffaele Nifosì, Francesco Palumbo, Nadia Zago e Giuseppe Ruta, collaboratore dello studio di tecnico di Minardo. Le accuse sono di truffa aggravata ai danni dello Stato, malversazione, estorsione, emissioni di fatture false e favoreggiamento. Cinque imprenditori sono costituiti parte civile, tra cui l’ex presidente del Copai, Corrado Monaca. Il finanziere tornerà davanti al Collegio Penale di Modica il prossimo 10 aprile per il contro esame della difesa.