EMERGENZA IDRICA A RAGUSA Calabrese: “Ringraziamo il prefetto: le proposte avanzate dal Pd vanno avanti”

trasporto acqua“Apprendiamo con soddisfazione direttamente dal prefetto di Ragusa che, come promesso dopo la riunione di lunedì scorso tra il dottore Vardé e una delegazione del Pd, le proposte avanzate dal nostro partito per la risoluzione della crisi idrica stanno andando avanti”. E’ quanto afferma il segretario cittadino del Pd, Giuseppe Calabrese. Il quale aggiunge: “Il prefetto, dopo il nostro intervento, ha già provveduto, sensibilizzando forestale e vigili del fuoco, ad aumentare il numero delle autobotti e pare che si vada verso l’adozione di questa soluzione tampone. Inoltre, il prefetto si è detto ottimista circa la possibilità che il commissario Rizza possa ritirare l’ordinanza anche perché come da noi proposto si sta procedendo all’allaccio con i pozzi dell’Asi”. Il segretario, inoltre, chiarisce che “il prefetto ha apprezzato il metodo scelto dal nostro partito che, considerato il periodo elettorale, non ha inteso speculare su un problema che interessa tutti e che non si prospetta di facile soluzione. In qualità di segretario del Pd, esprimo, a nome del partito, la piena soddisfazione per il metodo concertativo utilizzato e a me proposto dal prefetto dopo avere sospeso il sit-in di protesta che avevamo annunciato. Avendo parlato anche con il commissario Rizza, credo che l’immissione di acqua non potabile in rete sia definitivamente scongiurata. Essendo da sempre contrari a tale ipotesi, aspettiamo con impazienza la revoca dell’ordinanza e nel caso non dovesse arrivare faremo sentire la nostra voce con azioni forti. Come sempre, lavoriamo per il bene della nostra collettività. Aggiungo che continueremo a sponsorizzare il progetto del biogas, chiunque sia a proporlo. Lo abbiamo detto in conferenza stampa, lo abbiamo comunicato al prefetto, lo abbiamo presentato al commissario Rizza, ne abbiamo parlato con il presidente Crocetta alla presenza dell’assessore regionale Mariella Lo Bello che si è detta immediatamente disponibile a collaborare. Chi vede malafede in questo percorso vada in Procura a denunciare, anziché utilizzare il venticello della calunnia come fa tale signor Mimmo Barone che, con fare a dir poco inopportuno, cerca di screditare chi, come noi, opera alla luce del sole”.

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