Il passaggio a livello di via Paestum chiude il sei maggio. È il comitato nato per il “no” alla chiusura ad annunciarlo con «sconcerto, frustrazione, impotenza». Il mese scorso, nel corso di un incontro in Prefettura con i vertici di Rete Ferrovie dello Stato, si erano aperti spiragli per un cambiamento di opinioni da parte di Rfi. Il Comitato, in questi giorni, ha lavorato per approfondire la questione. Tuttavia, la Rete Ferroviaria è stata irremovibile. Il 6 marzo ha comunicato al prefetto e al commissario del Comune che il passaggio a livello doveva chiudere il 6 maggio, lasciando ancora per un anno a raso della linea ferrata solo un passaggio pedonale, in attesa, che venga realizzato il sovrappasso pedonale. «Siamo sicuri che le nostre massime istituzioni con cui abbiamo parlato, quanto prima si muoveranno al fine di non fare cadere nel vuoto le ragioni, le esigenze, e le speranze dei cittadini, che ancorchè illegittime, meritano comunque rispetto, e non di essere turlupinate, raggirate e spocchiosamente derise. Siamo grati al prefetto per la rinnovata disponibilità ad interpretare i nostri intenti.
Speriamo che nella telefonata che il Commissario, ci ha anticipato farà, al prefetto, si trovino nuovi spiragli per la riapertura delle trattative. Ovviamente considerando devastante la chiusura di via Paestum, all’indomani della sciagurata eventualità, chiederemo a chi di dovere, di verificare, a partire dalla stipula della convenzione con Ferrovie, e via di seguito per 20 anni, se ci sono state negligenze e di quanti se ne sono resi protagonisti. Pensiamo che a perderci e a pagare – conclude il comitato – non possano essere sempre i cittadini»