MOVIMENTO 5 STELLE RAGUSA E L’EMERGENZA IDRICA. Perseverare è diabolico

firme-acqua1Avvertenze e segnalazioni non prese in considerazione, sorgenti e pozzi inquinati, disastro ambientale in una delle cave più preziose del nostro territorio, silenzio per circa un anno e mezzo e dopo tutto ciò assistiamo ancora una volta alla giostra della politica che promette fondi per far fare bella figura a qualcuno e per spostare il vero problema verso soluzioni che, con un colpo di spugna, vogliono annullare il danno arrecato e nel frattempo erigersi a paladini della buona politica e procacciatori di voti.
Naturalmente anche al MoVimento 5 Stelle tocca proporre delle soluzioni. “Lo faremo manifestando innanzitutto la verità dei fatti senza risparmiare nessuno. Allo stato attuale come tutti sanno sono stati chiusi le sorgenti Oro e Misericordia, i pozzi B1 e B2 e qual è la soluzione propinata? – dice M5s – Costruiamo nuovi pozzi o acquistiamo impianti di potabilizzazione. Ma è possibile che nessuno pensa ad una operazione di bonifica che possa riportare le nostre sorgenti e pozzi allo stato originario?
È possibile che ancora oggi non vengano regolarmente svuotate le vasche piene dei reflui appartenenti alle aziende responsabili dell’inquinamento? Si, i responsabili di quanto accaduto sono le aziende zootecniche che insistono sull’altopiano della cava Misericordia ma le responsabilità politiche sono ancora più gravi perché non hanno voluto affrontare il problema con decisione e trasparenza.
Ora è chiaro che da cittadini, dobbiamo affrontare il problema e proporre le uniche strade percorribili immediate e nel medio periodo.
Step 1 – Effettuare almeno un altro allacciamento alla rete idrica Asi che, secondo stime generiche, potrebbe contribuire ad incrementare il bilancio idrico con altri 20 litri di acqua al secondo. Questa operazione aiuterebbe parecchie famiglie della zona alta di Ragusa ad approvvigionarsi con più celerità e facilità.
Step 2 – L’intervento dei vigili del fuoco potrebbe ritornare ad essere di supporto agli attuali automezzi impiegati per far fronte alle necessità dei 15.000 ragusani a disagio.
Step 3 – Sin da subito esigiamo un intervento di bonifica della cava in modo tale da recuperare in tempi brevi sia le sorgenti che i pozzi dal punto di vista microbiologico e chimico. La natura geologica del sottosuolo infatti permetterebbe un ritorno alle naturali condizioni in tempi brevi. Per far ciò occorre una interruzione immediata di sversamento dei liquami nel terreno e lo svuotamento regolare delle vasche di raccolta tramite appositi automezzi che porterebbero i reflui in alcuni depuratori della provincia in grado di ricevere tali scarti. I depuratori di Marina di Ragusa, Donnalucata e Pozzallo, che nel periodo invernale lavorano a basso regime, potrebbero facilmente essere utilizzati per la depurazione e lo smaltimento dei reflui.
Step 4 – Sensibilizzare la cittadinanza al risparmio idrico nei luoghi domestici per esempio acquistando con pochi euro i riduttori di flusso idrico da applicare nei rubinetti. Ciò consentirebbe alle famiglie di risparmiare fino al 50% dell’attuale consumo d’acqua.
Questi sono soltanto i primi interventi e consigli utili per alienare l’emergenza, non dimenticando però che contemporaneamente è necessario prevedere la progettazione di un impianto a biogas o di fitodepurazione per trattare i reflui e ancora più importante, procedere al progressivo risanamento di tutta la rete di distribuzione idrica di Ragusa che attualmente perde circa il 55% del totale di acqua erogato con conseguente danno enorme all’ambiente ed alle tasche di noi tutti.
Siamo assolutamente contrari all’immissione di acqua non potabile in rete e ci auguriamo che le nostre parole vengano seriamente prese in considerazione.

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