UN NUOVO MODELLO DI OSPEDALE. IL REPARTO DI CARDIOLOGICA DI RAGUSA CENTRO “HUB” DI RIFERIMENTO.

ospedaleL’occasione del conferimento dell’incarico di responsabilità direttiva della Cardiologia dell’Ospedale Maria Paternò Arezzo di Ragusa al Dott. Antonio Nicosia, già responsabile della Emodinamica e Cardiologia Interventistisca, a seguito del collocamento a riposo del primario Raffaele Ferrante, ha voluto essere per il Commissario Straordinario dell’Asp di Ragusa, Angelo Aliquò, l’occasione per ricordare una serie di primati di questa unità operativa, che rappresenta peraltro il reparto più grande della ASP con i suoi 40 posti letto (8 dei quali di Unità Coronarica, 2 di D.H, e 30 di degenza ordinaria). L’unità operativa si occupa della gestione (in regime di ricovero o ambulatoriale) delle patologie cardiologiche acute (infarto miocardico acuto, aritmie minacciose) e croniche (quali lo scompenso cardiaco), ed ha al suo interno un servizio provinciale di Cardiologia Pediatrica, che oltre a svolgere regolare attività ambulatoriale esterna, è di supporto alle Pediatrie dell’Asp e alla Neonatologia di Ragusa, per la diagnosi delle cardiopatie congenite.
Inoltre l’attività di Interventistica Cardio-vascolare, qualifica l’U.O.C. in questione come centro “HUB” (di riferimento) rispetto alle cardiologie territoriali di Modica e Vittoria. Spiega infatti Aliquò: “E’ per questo che vengono catalizzate nella Cardiologia di Ragusa tutte le sindromi coronariche acute, per le quali un trattamento interventistico tempestivo rappresenta l’unica terapia in grado di migliorare la sopravvivenza. E’ in questa ottica che è stata realizzata la teletrasmissione dell’elettrocardiogramma, già attiva con il Pronto Soccorso dell’ospedale Civile e in fase di attivazione a breve con le ambulanze di 118, che ne sono già dotate: l’obiettivo è quello, cioè, di fare diagnosi tempestiva nel territorio e collegare efficacemente il territorio al centro “HUB” adeguatamente attrezzato e disponibile 24h/24h.
In questo modo si coniuga efficacia e sicurezza (diagnosi tempestiva) con il risparmio economico (non è necessario mandare cardiologi sul territorio o nei Pronto Soccorsi. Questa teoria esprime un’ idea dinamica (prima che strutturale) dell’assistenza, collegata ai gradi di complessità: quando una determinata soglia di complessità viene superata, si trasferisce la sede dell’assistenza da unità produttive periferiche a unità centrali di riferimento. Con una modesta punta di orgoglio – conclude il Commissario Aliquò – possiamo affermare che il dott. Antonino Nicosia, direttore, da qualche settimana, dell’U.O.C. di cardiologia dell’Azienda Sanitaria Provinciale rappresenta la realtà del nuovo modello organizzativo della cardiologia”.
Nel reparto, è stata, anche, attivata una connessione telematica con i centri di Cardiochirurgia di Catania: grazie alla pronta disponibilità del servizio di informatica aziendale, le coronarografie di pazienti “critici” possono essere visualizzate dalle Cardiochirurgie e discusse per via telematica.. “….ancora una volta non è necessario assumere cardiochirurghi a Ragusa, ma collegare la Cardiologia HUB di Ragusa con i centri di III livello!”
Infine, l’aspetto dell’assistenza ambulatoriale, in quanto un ambulatorio adeguato e ben funzionante consente di ridurre i tempi e i numeri di ricovero per la gestione delle patologie croniche (quali lo scompenso cardiaco), che hanno una grossa incidenza con l’aumento dell’età media. E’ stata, pertanto, differenziata l’attività ambulatoriale esterna in:
• attività ambulatoriale esterna “di base” che verrà svolta presso il presidio dell’ospedale Civile (assieme all’attività di consulenza per tutti i reparti del presidio “Civile”);
• attività ambulatoriale “specialistica” di follow-up post-procedurale (controllo pace-maker e defibrillatori, controllo dopo procedura interventistica vascolare) presso il presidio ospedaliero “M.P. Arezzo”;
• attività ambulatoriale di Cardiologia Pediatrica, differenziata in attività ambulatoriale “esterna” (per lo screening delle cardiopatie congenite nel territorio) e attività ambulatoriale “interna” (per l’assistenza neonatale della Neonatologia di Ragusa e l’assistenza pediatrica delle Pediatrie dell’ASP).
Particolare attenzione naturalmente si continua a dare anche allo sviluppo dell’interventistica endovascolare che è diventato il trattamento di elezione (rispetto alle tradizionali tecniche chirurgiche) per le patologie aterosclerotiche non coronariche. L’Emodinamica di Ragusa è stata da sempre centro di riferimento regionale per il trattamento di tali patologie, organizzando corsi in loco teorico-pratici di Interventistica cardiovascolare, che hanno visto la partecipazione di cardiologi, chirurghi vascolari e radiologi interventisti dell’intera Regione.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa