Il pizzaiolo scomparso a Modica. Spunta l’ipotesi del sequestro di persona

profettoE’ stato interrogato ieri pomeriggio il ristoratore modicano, Nino Profetto, 51 anni, del quale si erano perse le notizie da martedì scorso. Spunta l’ipotesi di un sequestro di persona in questa intricata vicenda. L’uomo, all’alba di ieri, ha suonato alla porta di una famiglia di parenti, che risiede sulla Modica-Pozzallo, esattamente in contrada Busita-Santa Rosalia, praticamente a circa quattro chilometri dal luogo dove era stata trovata la sua Nissan Micra verde, aperta e con le chiavi ancora inserite nel cruscotto, sporco e disidratato. ha chiesto aiuto. I residenti si stavano prodigando per trasportarlo in ospedale, poi conoscendo la storia hanno informato la polizia. Dopo pochi minuti sono arrivate due pattuglie che hanno portato via Profetto che ha detto di non ricordare nulla. Nel primo pomeriggio e’ stato dimesso e trasferito in commissariato per essere interrogato. Lo stato di amnesia sembra non convincere gli inquirenti. Quella del sequestro di persona è al momento solo un’ipotesi, visto che dal Commissariato non trapela “un alito”. Profetto negli ultimi tempi aveva manifestato a diversi amici le sue difficolta’ economiche, spesso aveva detto che prima o dopo ” sarebbe scoppiata la bomba”. Martedì a mezzogiorno aveva telefonato alla moglie dicendo che non sarebbe rientrato per il pranzo perché aveva un appuntamento. Era stato visto poi dal fratello e anche da un residente di Contrada Lanzagallo, tra Modica e Ispica. Dove ha trascorso quattro giorni? L’ipotesi del sequestro potrebbe condurre agli usurai o a chi gli avrebbe potuto prestare denaro senza averlo indietro. L’uomo presenta lividi al volto che dovrà’ spiegare, anche se avrebbe detto di esserli procurati mentre vagava per Cava Lanzagallo. Non è insana l’ipotesi che Profetto possa essere stato trattenuto con la forza in qualche casolare dell’impervia zona. Ieri mattina la Prefettura, che ha coordinato le ricerche, ha dato lo stop alle operazioni che avevano impegnato polizia, vigili del fuoco, polizia locale, corpo forestale, dal Servizio Provinciale della protezione civile e da alcune associazioni di volontariato. Alle ricerche operazioni di ricerca hanno preso parte anche di otto unità cinofile ed un mezzo aereo leggero della Protezione civile regionale che ha sorvolato anche le zone più impervie. Sono stati impiegati anche dei fuoristrada per raggiungere zone poco accessibili ai mezzi normali. Saranno gli agenti coordinati dal vice questore aggiunto, Maria Antonietta Malandrino, a sbrogliare la matassa. L’uomo si è presentato nella casa ieri intorno alle sei. Conseguentemente personale del Commissariato della P.S. di Modica, precedentemente allertato dai familiari, interveniva nell’immediatezza sul posto e lo accompagnava presso il pronto soccorso al fine di verificarne lo stato di salute. Alla luce di ciò è stato, pertanto, disposto di chiudere tutte le attività di ricerca attivate per la circostanza. I familiari hanno chiesto che il loro congiunto, al momento, sia lasciato tranquillo ma hanno voluto ringraziare fortemente quanti si sono prodigati per le ricerche, a cominciare dalla Prefettura di Ragusa per finire alla stampa. Nelle prossime ore si potranno conoscere eventuali particolari che potrebbero fare luce su quello che, allo stato, resta un vero mistero. In città in molti hanno tirato un grosso sospiro di sollievo anche perché Nino Profetto e’ persona molto conosciuta ed apprezzata e vanta moltissime amicizie.

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