Le reti d’impresa rappresentano uno strumento relativamente nuovo, su cui è necessario confrontarsi per comprendere fino a che punto è possibile applicarlo anche a livello locale. E’ stato questo lo scopo della riunione informativa che, organizzata dalla Cna provinciale di Ragusa, si è tenuta nei giorni scorsi nella sala conferenze “Pippo Tumino” della sede di via Psaumida. Ad illustrare la tematica nel dettaglio è stata Antonella Grasso, responsabile dell’ufficio “Reti e competitività” della Cna nazionale, alla presenza del presidente provinciale Cna Ragusa, Giuseppe Massari, e del segretario provinciale, Giovanni Brancati. C’erano molti rappresentanti delle piccole e medie imprese dei vari settori interessati ad acquisire conoscenze specifiche sulla questione. “La Cna – afferma il presidente Massari – si è fatta promotrice della riunione partendo dal fatto che si tratta di una problematica relativamente nuova, essendo stata introdotta da un decreto legge nel 2009, modificato ed integrato più volte anche di recente. Queste reti cercano di semplificare la vita delle imprese. Se non opportunamente normate, però, rischiano di complicarla oppure di rendere lo strumento inutilizzabile”. Dalle statistiche esistenti al 31 dicembre 2012, è stato verificato che a livello nazionale risultano posti in essere circa 650 contratti di rete che vedono coinvolte oltre 3.300 imprese. Al momento, però, nessuna impresa della provincia di Ragusa è interessata dalle procedure in questione. In Sicilia, invece, alcuni esempi si registrano nelle province di Catania, Palermo, Siracusa, Agrigento e Caltanissetta. La relatrice ha, dunque, spiegato le motivazioni per cui è nato questo strumento e quali le prospettive. E’ venuto fuori, intanto, dal tentativo di creare o regolamentare reti d’impresa che già nei fatti esistono sul territorio come succede, ad esempio, nei settori del “sistema casa” e del “benessere”.
“Il traguardo che si prefigge la normativa – aggiunge il segretario Brancati – è quello di fare emergere queste reti d’impresa già esistenti in modo da garantire loro una regolamentazione per costituirle ufficialmente. Ciò anche al fine di potere usufruire di eventuali agevolazioni, nonché di partecipare agli appalti indetti dalla pubblica amministrazione. Le reti d’impresa sono una struttura societaria molto snella. Ed è questo uno dei benefici. Ci sono comunque tutta una serie di questioni, a partire da quelle di carattere fiscale, che devono ancora essere verificate con attenzione”. L’incontro è servito per una prima presa di contatto con questo nuovo strumento e con il contratto che dovrà regolamentarlo. E’ stato stabilito di predisporre ulteriori incontri andando ad approfondire le esperienze già avviate. Allo stato attuale, infatti, esistono numerose reti promosse da Cna a livello nazionale. E con i rappresentanti di alcune di esse sarà possibile fare confrontare, nelle prossime settimane, i piccoli e medi imprenditori dell’area iblea interessati ad avviare un percorso del genere.
Reti d’impresa, illustrata nella sede Cna la nuova sfida per garantire maggiore competitività alle Pmi in questo difficile momento di crisi globale
- Aprile 2, 2013
- 10:15 am
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa