Con la chiarezza che lo contraddistingue il commissario dell’Asp Ragusa, Angelo Aliquò, dice che il nuovo ospedale non è finito e che tecnici dell’azienda si dedicheranno a tempo pieno del nuovo ospedale di Ragusa di contrada Cisternazzi. Il commissario lo ha ribadito nel corso di un sopralluogo ieri mattina nella struttura intitolata a Giovanni Paolo II al presidente del Tribunale dei Diritti del malato, Salvatore Barresi, ed al responsabile di Cittadinanza Attiva, Marisa Simonelli.
Ma ha anche smentito la leggenda metropolitana che asseriva: «Da alcune porte non passano barelle e letti». Aliquò lo ha dimostrato: «Solo una leggenda, questo è un fatto assolutamente non vero, anche se per completare la struttura c’è parecchio da lavorare».
Il nuovo rup è l’architetto Maddalena Di Martino, mentre dello staff tecnico fa parte l’ingegnere Gaetano Cilia. «Si sta lavorando incessantemente ed i progetti sono pronti – dice Aliquò -. Entro due mesi potremmo aggiudicare i lavori. I soldi ci sono. Ne serviranno 5 milioni compresi gli arredi. Gli interventi riguarderanno la sistemazione dell’esterno, ma anche il completamento dell’interno a cominciare dal completamento delle sale operatorie, della rianimazione, dell’Utic e delle modifiche che dovranno essere apportate». Ma il commissario è stato più trasparente che mai ed a Barresi e Simonelli ha fatto vedere anche il locale dove è stato già posizionato l’angiografo digitale, acquistato con i fondi Fesr e che doveva essere rendicontato entro dicembre 2012. «Siamo riusciti ad avere una proroga e la rendicontazione la dovremo fare entro dicembre 2014». Il nuovo ospedale presenta una pecca già all’ingresso: non ha una hall. «Realizzeremo anche questa. È una struttura buona – ha incalzato Aliquò – che è stata aggiudicata al Consorzio Aedars nel 2005 per la cifra di 27.352,724 euro. Bisogna completarla ed in fretta». Aliquò si è dato un anno di tempo e se il tempo dovesse dilazionarsi la cosa certa è che entro il 2014 Ragusa avrà il suo ospedale. «Nei nuovi bandi metteremo la clausola che si lavorerà h24».
Insomma, c’è tanta voglia di fare bene. Nel nuovo troveranno posto le seguenti unità operative: Medicina di Accettazione ed Urgenza, Rianimazione, UTIC-Cardiologia-Emodinamica, Chirurgia Generale, Urologia, Ortopedia, Oculistica, Medicina Interna, Pediatria, Ostetricia-Ginecologia, UTIN-Neonatologia, Malattie Infettive, Chirurgia Toracica, Laboratorio Analisi, Radiodiagnostica, Farmacia, Genetica Medica, Neurologia, Gastroenterologia, Endocrinologia e Diabetologia, Allergologia, Fisiopatologia respiratoria, Cardiologia Pediatrica, Diagnostica e Terapia Infertilità. All’ospedale Maria Paternò Arezzo resteranno Oncologia, Hospice Oncologico, Radioterapia, Nefrologia-Dialisi, Lungodegenza, Medicina Fisica e Riabilitativa, Anatomia Patologica, Radiodiagnostica, Farmacia, Unità Manipolazione Chemioterapia Antiblastici, Senologia e diagnostica oncologica, Endoscopia oncologica, Breast-Unit, Terapia antalgica, cure palliative e terapia nutrizionale.
Il commissario nel frattempo ha annunciato che a breve ci sarà un decreto regionale che imporrà al 118 di portare i pazienti con codice rosso e giallo solo negli ospedali di Ragusa, Modica e Vittoria e che a breve metterà mano se già non lo ha fatto alla sistemazione del polo chirurgico. Questo ovviamente non riguarda strutture, ma il personale medico.