“I candidati a Sindaco di Modica […] sono troppi, patologicamente troppi, con l’inevitabile conseguenza di frantumare l’offerta politica e disperdere in mille rivoli i consensi elettorali. Tutto ciò rischia nel ballottaggio di delegittimare il finale vincitore, che dovrà cedere ai tanti alleati dell’ultima ora altrettante quote di potere. […] Mi sorprende perciò il rifiuto arrogante di accettare le primarie (di coalizione o di partito), per selezionare i candidati più votati. Mi sorprende la decisione del PD cittadino, strumentale nel metodo e pretestuosa nel merito, dal momento che se arriverà al ballottaggio dovrà comunque venire a patti con altri contendenti, e per giunta all’ultimo momento, alla faccia della sbandierata coerenza”.
Ho voluto iniziare questo mio “focus” sull’attuale situazione modicana, prendendo in prestito le parole di uno dei figli migliori che la nostra città di Modica possa annoverare in questo momento: il Professore Uccio Barone. Ritengo che, partendo dalla spietata (ma assolutamente attenta) e concreta analisi, cucita addosso a Modica con certosina attenzione dal Prof. Barone, non si “debba” andare ad elezioni in questa situazione. Non si può e non si devono ripetere gli sbagli di questi anni, dove troppo spesso (anzi sempre) è mancato il dialogo fra chi governava (e si “rinchiudeva”), con chi si opponeva e non proponeva. Insomma, seppur con alto profilo morale e costante impegno, la Giunta Buscema si sta stancamente trascinando all’ultimo giorno, non condividendo con l’opposizione consiliare neanche il Piano di Riequilibrio Pluriennale, lo strumento che impegnerà Modica per i prossimi dieci (DICESI dieci) anni. Ha stancato e sfiancato i dipendenti (che devono tornare ad essere il cuore pulsante della macchina amministrativa). Ha sfiduciato gli imprenditori (che sono quelli che devono tornare a scommettere su Modica, portando risorse economiche preziose, da utilizzare in un momento in cui manca la liquidità). Non ha coinvolto i cittadini (che sono e devono tornare ad essere gli unici padroni di Palazzo “San Domenico”, non a caso la casa “comune”). Non si è aperta al turismo, proponendo iniziative culturali a tratti molto importanti ma, purtroppo, fini a sé stesse. E oggi? E oggi, ancora una volta, lo sfaldamento dei due poli, centrodestra e centrosinistra, e’ all’origine di questo spappolamento del sistema politico locale. Il Pd si rintana rifiutando di aprirsi alla città (come ben detto da Barone) ed il Pdl fa melina, prende tempo (forse si dovrebbe dire perde tempo!), perché non sa chi e come scegliere, per una carica forse ingombrante. Il Movimento 5 Stelle? “Il M5Stelle penserà di trarre vantaggio da questa situazione, ma le amministrative non sono le politiche ed i giovani grillini sono sconosciuti ai più”. Anche queste sono parole di Uccio Barone ed anche su queste considerazioni sono d’accordo. Nessuna esperienza amministrativa per loro, in un momento dove non sono più consentiti errori o sbagli, anche di inesperienza ed in buona fede. Allora faccio un appello, proprio alle migliori intelligenze che la città annoveri nel proprio grembo, da Uccio Barone a Franco Ruta, da Meno Ruta a Carmelo Scarso, passando per il direttore Domenico Pisana, per Salvatore Poidomani, per (se mi permettete) Antonio Borrometi, magari chiudendo con la “ciliegina sulla torta”, che potrebbe essere rappresentata dal Maestro Piero Guccione (e perdonate le mie molteplici dimenticanze, che certamente avrò commesso). Nessuno vi chiede di impegnarvi, candidandovi in prima persona, ma interessarvi del futuro della nostra amata Modica, questo assolutamente si. Da tempo sento che, alcuni fra voi, vorrebbero impegnarsi in questo momento. Mi chiedo, allora, perchè non realizzate un impegno programmatico e su quello, vi scommettiate, organizzando per domenica prossima (i tempi ci sarebbero) delle vere ed autentiche primarie. Primarie non di coalizione. Ritengo che abbia ragione il Prof. Barone in quelle sue affermazioni. Anzi, rilancio affermando che, chi come il PD si trincera dietro il bisogno di chiudersi nello stretto steccato del centrosinistra, dimostra di non aver capito assolutamente niente dell’attuale situazione politica Italiana e, a maggior ragione, non si rende conto che a Modica ci voglia un Governo Civico di emergenza. Le migliori intelligenze, aperte all’aiuto di quanti vogliano partecipare (come il “Modica in Movimento” di Piero Sabellini, ad esempio, che ha lavorato – va riconosciuto – alacremente per un’unione capace, competitiva e vincente). Potreste stilare una vera e propria ricetta “medica” per uscire dalla attuale crisi e progettare la Modica del domani; poi su questa indire, appunto, primarie aperte e vere. Così, magari, candidati come Marisa Giunta, Ignazio Abbate, Mommo Carpentieri ed altri che non sono in “campo”, al di là dei partiti e con la civica convinzione di aprirsi ai bisogni reali che la situazione drammatica propone, potrebbero parteciparvi, facendo decidere i cittadini. Formare una squadra vera e propria “per Modica”, lontana da partiti politici chiusi, scevra dai personalismi e piccoli interessi di bottega. Ciascuno col proprio ruolo, ciascuno con la propria voglia di cambiamento ma, con alle spalle, un gruppo di lavoro ampio dal quale trarre spunti e consigli fondamentali. Il quadro politico ne uscirebbe rafforzato, con programmi non fotocopia e densi di reale consenso. Se chi ha a cuore l’interesse civico, non si sbraccerà, potrebbe esserci una china pericolosa, una deriva cieca che non farà bene a Modica. Davvero nessuno può riuscire a fermarla, prima che sia troppo tardi? Questo potrebbe essere il vostro momento: aiutate la “malata” Modica, riportando gli antichi fasti di attualità.
L’Introspezione di Paolo Borrometi….a Modica scendano in campo le migliori intelligenze
- Aprile 8, 2013
- 8:59 am
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