Convegno a Modica su “Microcredito tra Economia e Usura”

pubblico_convegno_MicrocreditoInteressante convegno  al Palazzo di Giustizia di Modica su “Microcredito tra economia e usura” che ha concluso il progetto “Sapere in banca” a cura di Cittadinanzattiva, realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento 2010/2011 della Regione Siciliana con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. La kermesse e’ stata utile per un approfondimento tra le diverse realtà'(banche, enti pubblici e privati, cittadini, associazioni, imprese)sul microcredito e sul rapporto tra utenza e banche. Hanno dato un fattivo contributo, tra gli altri, Annunziato Vardè, Prefetto di Ragusa, Giuseppe Gammino, Questore di Ragusa, Salvatore Gagliano, Comandante Provinciale dei Carabinieri, Francesco Fallica, Comandante provinciale della Guardia di Finanza, Francesco Marino, dirigente della Squadra Mobile Ragusa, Mario Coco, direttore della Banca d’Italia a Ragusa, Francesco Puleio, Procuratore della Repubblica di Modica, Salvatore Rustico, presidente di CittadinanzattivaModica, Enzo Camarda, coordinatore regionale della rete “Procuratori dei Cittadini” di Cittadinanzattiva. “E’ stato un importante confronto – dice Rustico – tra le principali cariche istituzionali della Provincia e tra chi si occupa, in prima persona, dei temi proposti dal convegno, tutti di larga attualità, oggi più che mai veri problemi della collettività giacche’ sono esplosi sotto forma di credito, in molti casi diventata una necessità assoluta, alla quale non sempre corrisponde la disponibilità delle banche a concederlo. Riteniamo che e’ proprio sul microcredito che bisognerebbe investire, anche con l’apporto di altre realtà, sia pubbliche che private”. Su questo fronte c’e’ il forte impegno di Cittadinanzattiva anche a livello regionale, come ha assicurato Camarda nel suo intervento. “Il nostro scopo – spiega – e’ quello di tutelare il cittadino sui servizi bancari al fine di cercare di riequilibrare il rapporto tra chi li fornisce e chi li utilizza. Riteniamo, infatti, che l’azione principale sia quella di porre il cittadino in condizione di potere prendere coscienza dei suoi diritti e degli strumenti per il corretto utilizzo di prodotti e servizi”

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