Il furto notturno in gioielleria a Scicli Il presidente provinciale Confcommercio Sergio Magro “Più controlli sul territorio. Sono colpi mortali per l’economia locale”

sergio magro“Quanto sosteniamo da tempo, trova sempre più conferma. La città di Scicli rischia di trasformarsi in terra di nessuno se non ci sarà un incremento dei controlli da parte delle forze dell’ordine”. E’ quanto afferma il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Sergio Magro, dopo l’ennesimo furto ad una gioielleria consumatosi sul territorio comunale. A farne le spese, stavolta, la gioielleria “Pina Oro” situata nello slargo tra via Nazionale e via Duca D’Aosta. I malviventi non sono riusciti ad aprire la cassaforte ma hanno comunque procurato danni non da poco. “Rispettiamo e apprezziamo – continua il presidente Magro – il lavoro svolto in tutti questi anni dalle forze dell’ordine a Scicli che hanno contribuito ad eliminare tutto ciò che non andava. Ora, però, c’è il rischio che si ripresenti con forza un’altra situazione di grave difficoltà che i commercianti, stante il protrarsi dell’attuale situazione di crisi, sono impossibilitati a sostenere. Si tratta di colpi mortali inferti all’economia locale. Ecco perché ci permettiamo di evidenziare la gravità della situazione come tra l’altro testimoniato, nella stessa notte, dal furto registrato in un’azienda agricola a Cava D’Aliga. C’è qualcosa che non torna. Ai titolari dell’esercizio la nostra piena solidarietà”. Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente della sezione Ascom di Scicli, Daniele Russino. “E’ chiaro che il fenomeno – aggiunge – sta assumendo contorni preoccupanti. Troppi gli episodi verificatisi nel giro di poco tempo. Occorre intervenire in maniera rapida ed efficace. Confidiamo nell’operato delle forze dell’ordine e auspichiamo che i responsabili possano essere assicurati alla giustizia in men che non si dica”. Anche il presidente provinciale del sindacato gioiellieri, Enzo Buscemi, nell’esprimere la propria solidarietà ai colleghi per il danno subito, auspica che “possano essere attuati quei sistemi di telesorveglianza di cui si parla tanto e che, però, in ambito locale restano una sorta di oggetto sconosciuto. Ci siamo resi conto, purtroppo – continua Buscemi – di come l’incremento del numero dei furti presupponga l’adozione di azioni straordinarie. Con lo scopo di fare ritornare la tranquillità da tutti auspicata”.

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