Soppresso il ruolo di agenti e rappresentanti di commercio Fnaarc Ragusa: “I soggetti già iscritti devono aggiornare la propria posizione al Registro imprese entro il 12 maggio”

Sica e BattagliaIl decreto legislativo 59/2010 ha soppresso il ruolo di agenti e rappresentanti di commercio prescrivendo, con il decreto attuativo del ministero per lo Sviluppo economico del 26 ottobre 2011, l’obbligo per i soggetti già iscritti e che esercitano l’attività di aggiornare la propria posizione presso il Registro imprese entro il termine perentorio del 12 maggio 2013. A darne notizia Roberto Sica, presidente di Fnaarc, aderente a Confcommercio, con il responsabile dell’area normativa e contrattuale, Lorenzo Battaglia. “Nell’intento di facilitare l’adempimento – sostiene Sica – il sindacato invita i propri iscritti a recarsi presso la sede Ascom di via Roma 212 a Ragusa, tra le 9 e le 12, entro l’8 maggio prossimo, muniti di un documento di riconoscimento e di numero e data di iscrizione al soppresso ruolo agenti e rappresentanti di commercio. Chi si trovasse nella impossibilità di disporre di questi ultimi dati, imprescindibili per l’istruzione della pratica, dovrà avere cura di comunicarlo almeno il giorno prima di recarsi in associazione per dare modo al personale incaricato di recuperarli presso la Camera di commercio”. Il costo della pratica, comprensivo dei diritti di segreteria camerali, è di 40 euro per le imprese individuali e di 55 euro per le società. La Fnaarc avverte che il mancato adempimento dell’obbligo in oggetto comporta la perdita del diritto all’esercizio dell’attività che se esercitata in abuso, ove accertato, comporta tra l’altro l’irrogazione della sanzione. Va anche annotato che è prevista la possibilità, entro i cinque anni successivi al termine in oggetto, di utilizzare la precedente iscrizione al soppresso ruolo per assolvere il già previsto e tuttora richiesto “requisito professionale” ma, in questo caso, si tratta di una vera e propria iscrizione ex novo al registro imprese ed è pertanto dovuta anche la tassa di concessione governativa (attualmente di 168 euro).

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