Sequestrarono a Modica imprenditore. Giudizio immediato per cinque

antonio borrometiAvviso di conclusione delle indagini per i cinque indagati coinvolti nel sequestro di persona ai fini estorsivi di un imprenditore edile modicano e di un suo dipendente. E’ stato notificato in questi giorni alle parti interessate anche con la data della fissazione dell’udienza giacchè è stato disposto il giudizio immediato. Sandro Pauselli e Alida Cecconi, di 49 e 45 anni, di Città di Castello, ritenuto i presunti mandanti della spedizione punitiva, difesi dall’avvocato Antonio Borrometi(rimessi in libertà pochi giorni fa) con tre gelesi Angelo Faldelli, Vincenzo Cannizzo e Nunzio Alabiso, di 47, e 35 e 34 anni, andranno direttamente davanti al Collegio Penale del Tribunale di Modica per difendersi dalle accuse di sequestro di persona, tentata estorsione e lesioni personali in concorso. Il pestaggio era avvenuto lo scorso mese di maggio. Secondo l’accusa i coniugi Pauselli, avrebbero venduto un macchinario all’imprenditore modicano, che però non aveva funzionato tant’è che quest’ultimo non aveva provveduto a pagare. Un debito non onorato di quasi novemila euro, dunque, avrebbe fatto scattare l’azione delittuosa. L’imprenditore fu attirato con la scusa di un lavoro edile dai tre gelesi. Si incontrarono al Polo Commerciale di Modica e da qui, insieme a un suo collaboratore, il modicano fu costretto a salire in auto e portato in una stradina secondaria di Contrada Pirato dove furono picchiati. Uno dei gelesi, addirittura, secondo la polizia, aveva contattato telefonicamente i Pauselli per comunicare che “il servizio era stato reso”. I componenti della spedizione punitiva erano quattro in tutto, uno è tuttora ricercato.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa