L’ASP Ragusa incontra a Vittoria l’Associazione Mo.V.I.S. (Movimento Vite Indipendenti Sicilia)

aspragusaNei giorni scorsi il Commissario Straordinario dell’Asp di Ragusa, Angelo Aliquò, ha compiuto una visita nei servizi sanitari del territorio del Distretto di Vittoria, accompagnato dalla responsabile del distretto Distefano. “L’assistenza sanitaria territoriale costituisce il primo e più importante contatto del cittadino con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e rappresenta il primo elemento di un processo continuo e integrato di interventi sanitari orientati alla promozione e alla tutela della salute realizzati mediante le attività di prevenzione,cura e riabilitazione necessarie per affrontare i problemi sanitari della comunità. Incontrare gli operatori dei servizi sanitari è un’esperienza sul campo che mi permette di conoscere, da vicino, la qualità dei servizi erogati. …. Così ha commentato Aliquò, ed ancora…” il Distretto Sanitario (DS) assicurando i servizi di assistenza primaria di carattere sanitario e sociosanitario direttamente nel luogo in cui vive la popolazione riesce a garantire risposte ai bisogni di salute dei cittadini.
A fine giornata c’è stato, come promesso al presidente Carmelo Comisi, in un precedente e breve contatto presso l’Azienda, l’incontro, presso la sede di Vittoria, con l’associazione Mo.V.I.S. dove un gruppo di persone ha accolto con visibile entusiasmo il Commissario in un clima particolarmente caloroso che ha fatto trapelare il senso di gratitudine nei confronti del vertice aziendale per l’attenzione alle problematiche inerenti alla condizione dei disabili. Nel corso dell’incontro, il presidente Comisi, a nome di tutti, ha sottoposto all’arch. Aliquò una serie di proposte.
“Le problematiche poste richiedono la conduzione di un programma terapeutico e riabilitativo per il disabile, avente come finalità l’ottenimento della più ampia indipendenza e di una partecipazione ottimale alla vita sociale ed economica, compatibilmente con il danno anatomico e le limitazioni ambientali, mettendo in atto tutte quelle misure per prevenire o minimizzare le conseguenze funzionali, fisiche, psichiche, sociali ed economiche delle patologie invalidanti,dalla fase di trattamento sanitario sino alla reintegrazione sociale” queste le parole del Commissario. Si è parlato anche della distinzione tra gli interventi riabilitativi di tipo sanitario e gli interventi riabilitativi di tipo sociale, pur considerando la stretta connessione esistente tra i due aspetti. Infatti, questi ultimi hanno lo scopo di intervenire sull’ambiente per adattarlo alle esigenze del disabile (lottando quindi contro le barriere fisiche, psicologiche e sociali), mentre la riabilitazione sanitaria persegue: la cura e la riabilitazione delle menomazioni, delle disabilità e degli handicap, il recupero dell’autonomia personale mediante l’attuazione della rieducazione funzionale e la fornitura di protesi ed ausili.
Da qui la necessità di una collaborazione tra l’istituzione sanitaria e quella sociale (istituzioni locali e terzo settore) per la definizione di adeguate modalità di lavoro per il disabile (lavoro con adattamento del posto di lavoro, lavoro protetto, attività miranti all’inserimento professionale ecc.) e di aiuti tecnici e sociali, per l’abolizione di barriere architettoniche, l’accessibilità agli edifici e l’adattamento degli alloggi,per la fornitura di facilitazioni nei riguardi di mezzi di comunicazione e trasporto, attività sportive, tempo libero ecc., e per l’attuazione di programmi di educazione sanitaria e di informazione mirata.
Ci si è congedati con la l’impegno ad organizzare un evento, che si terrà entro un mese, dove si affronteranno gli argomenti trattati nell’incontro alla presenza di interlocutori istituzionali, deputazione regionale e nazionale e “davvero speriamo possa essere l’inizio di una nuova stagione per i servizi sociali e sanitari della nostra regione, stagione incentrata sull’ottimizzazione e l’efficienza dei servizi”, come ha concluso il giovane presidente.

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