Non è provata la sussistenza di lesioni clinicamente riscontrabili e riconducibili ai sanitari intervenuti. Per questo il Gip del Tribunale di Modica, Elio Manenti, ha archiviato l’inchiesta contro Maria Luisa Cerruto, Giovanna Sortino, difese dall’avvocato Luigi Carpenzano, e Maria Concetta Magro, difesa dall’avvocato Rosario Avveduto, operatori sanitari ospedalieri. Erano state denunciate dai dai genitori di una bambina, patrocinati dall’avvocato Corrado Assenza. Secondo il medico specialista, Giovanni Giaccone, nonostante le gravissime condizioni di salute della vittima, M.S., al momento del ricovero, la stessa aveva recuperato uno sviluppo neuromotorio compatibile e adeguato alla sua età post natale. I genitori della bambina avevano ipotizzato una condotta non idonea nelle cure della minore e per questo avevano deciso di presentare un esposto nel 2011. Erano state accusate di lesioni personali colpose. Del resto lo stesso pediatra della bambina aveva riferito di non essere nemmeno lui in grado di dire i motivi per i quali la piccola ha tale sofferenza, ne dire che la causa certa del peggioramento “fosse da addebitare ai medici o infermiere del Reparto di Ostetricia o Pediatria dell’Ospedale Maggiore dove la piccola era nata ed era ricoverata. La neonata fu, successivamente, ricoverata all’Ospedale Maria Paternò Arezzo di Ragusa e al Policlinico di Catania e dopo le dimissioni non ha dato più alcun problema. Per i genitori le cure avute dalla figlia presso il nosocomio modicano avrebbero creato alterazioni patologiche che avrebbero potuto creare problemi di natura neuromotoria cognitiva e convulsiva. Tutto sarebbe stato determinato da un rigurgito notturno della bambina e dai provvedimenti terapeutici adottati di conseguenza dagli infermieri. La piccola avrebbe poi manifestato una presenza di ipotonia generalizzata, pianto flebile e mancanza di reazione agli stimoli.
Lesioni a bambina. Modica, assolte tre infermiere
- Aprile 16, 2013
- 11:36 am
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