Qual è esattamente il ruolo del Consigliere comunale? Come si conduce una campagna elettorale efficace, ma allo stesso tempo leale nei confronti dei cittadini? Quali responsabilità, limiti e possibilità si hanno nel momento in cui si diventa loro rappresentanti? Con questi interrogativi il Movimento “ConTea Modica” vuole che tutte le persone – uomini, donne, giovani, adulti, professionisti, imprenditori, intellettuali – che hanno accettato di credere nel progetto al punto da “metterci la faccia”, candidandosi in una delle nostre liste “Contea Modica” e “Marisa Sindaco”, siano pronte ad affrontare al meglio questo ruolo.
“Per questo abbiamo organizzato due giorni di formazione – dice l’organismo politico – sul ruolo del Consigliere comunale e su cosa vuol dire essere “delegati” alla gestione della nostra cosa pubblica, della nostra comunità e del nostro territorio, affinché tutti possano cominciare a riconoscersi in questo ruolo e ad iniziare al meglio l’esperienza di pubblici amministratori. E’ stata l’occasione per costruire insieme il programma nei dettagli e condividere le riflessioni che ci stanno spingendo a riconoscerci in un progetto nuovo per Modica e a dare la nostra disponibilità a spenderci per la città.
Ad aiutarci nella guida di queste tavole rotonde, c’è stato il dott. Nicola Cerpelloni, trainer di formazione, esperto in teorie e tecniche dei gruppi: da venticinque anni Nicola e progetta ed eroga giornate d’aula su tematiche di leadership, dinamiche di gruppo, comunicazione, gestione del conflitto, cultura del servizio e centralità del cliente, formazione formatori ed ha scelto di mettersi a disposizione di questo progetto politico per la città di Modica, a cui è rimasto legato soprattutto dall’esperienza umana e relazionale.
Sono fortemente convinta che una cittadinanza responsabile la si può costruire solo dando il buon esempio di amministratori responsabili ed attivi, ecco perché è fondamentale che chi si candida abbia ben chiaro che diventa assolutamente “trasparente” agli occhi della sua comunità dando valore e sostanza ad una istituzione, spesso, perduta”.