LEGGE SU IBLA Sgarlata: “Preoccupante il ventilato stop della Regione. Occorre intervenire al più presto”

alessandra sgarlataUna delegazione del Partito Democratico di Ragusa si è recata ieri a Palermo per incontrare il presidente della commissione Bilancio all’Ars, on. Nino Dina, perché a rischio l’erogazione dei fondi della legge 61/81 da tutti meglio conosciuta come “Legge su Ibla”. L’80% di questi fondi è destinato alle opere di riqualificazione di Ragusa Ibla mentre il restante 20% può essere speso per il centro storico di Ragusa superiore. “Queste somme – spiega Alessandra Sgarlata, delegata del Pd di Ragusa per il centro storico superiore – comprendono anche i contributi per le ristrutturazioni delle facciate delle abitazioni civili destinati a tutti quei cittadini che vogliono riadeguare una casa in centro. Tutto ciò, con il Piano particolareggiato del centro storico finalmente, almeno speriamo, approvato, sarebbe un valido e importante incentivo per rendere possibile la riappropriazione del centro. Ritengo che questi fondi siano di estrema importanza per la nostra città visto che, dove spesi, hanno riportato al vecchio splendore numerose eccellenze artistiche del nostro capoluogo”. “Il Teatro della Concordia, nonché ex cinema Marino – continua Sgarlata – è una di queste strutture che purtroppo attende gli ultimi finanziamenti e qualche autorizzazione specifica, affinché possa esserne realizzata la riqualificazione. E ci rendiamo conto benissimo dell’importanza e della necessità che ha la nostra città di una struttura del genere, che creerebbe lavoro e di conseguenza la nascita di altre attività intorno ad essa. Da delegata del quartiere Centro di Ragusa superiore volevo esprimere la mia preoccupazione a questo stop da parte della Regione e mi unisco all’appello del segretario cittadino del Partito Democratico, Giuseppe Calabrese, affinché questi fondi siano erogati anche per quest’anno alla città di Ragusa. E’ estremamente importante reperire le suddette risorse economiche in modo tale che, al più presto, possano partire quanti più progetti per assicurare respiro alla imprese della zona, considerata anche la profonda crisi che stiamo attraversando”.

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