RAGUSA. JAZZ E ROCK NEL WEEK END AL “CIRCOLO LEBOWSKI” DOMANI SERA DI SCENA IL PROGETTO “CAINO” DI NATOLI SABATO, INVECE, TOCCHERA’ AL LIVE DEI “LAGRANDINE”

laGrandineJazz e rock nel fine settimana del “Circolo Lebowski”. Venerdì 19 e sabato 20 aprile, in via Duca D’Aosta 5 Ragusa, si esibiranno le espressioni di due generi musicali completamente differenti. Si comincia domani sera, come sempre alle 22,30, con il progetto “Caino”, una realtà componibile voluta da Carlo Natoli in cui la voce suona come testo vivo e ponte tra l’interazione corpo/macchina. Un tessuto “impro” costruito in tempo reale partendo da rigidi schemi testuali e libere reinterpretazioni estemporanee di parametri blues, sporcati dal sound-processing live. Interagendo di volta in volta con strumenti reali, in questa incarnazione con la fisicità e lungimiranza del duo Francesco Cusa /Gianni Gebbia (il primo alla batteria e percussioni, al sax e all’elettronica il secondo), Caino vuole raccontare il dualismo libertà/oppressione: il suo canovaccio sarà “Primi Blues” di Allen Ginsberg, poemetti in 12 e 24 battute tra Cia e Buddhismo, poesia beat e illuminazione, disagio e contemplazione del nulla. Carlo Natoli, del resto, è approdato alla musica di ricerca elettroacustica in tempi non sospetti. E dal 2000 sperimenta con diversi musicisti interazioni possibili tra macchine e strumenti.
Sabato sera, invece, tocca al rock. Sempre a partire dalle 22,30, spazio ai “laGrandine”, un gruppo strumentale nato a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, nell’autunno del 2007. Dopo vari cambi di line-up, trovano l’assetto definitivo con Ennio alla batteria, Martina al basso, Emanuele e Franco alle chitarre. Nel 2010 stampano una demo (self-titlet), che vende in breve tempo più di cinquecento copie attraverso i numerosi live che la band effettua per lo più nel Sud-Italia. I live dei “laGrandine” si distinguono per le delicate melodie lontane come ricordi sbiaditi, che si alternano a momenti di aggressiva malinconia e che avvolgono il pubblico nella “fredda” coperta di luci ed immagini trasmesse da un videoproiettore. Nel marzo del 2011 iniziano a lavorare a quello che sarà l’album di debutto: “Questo è per i tuoi occhi” registrato e mixato da Sacha Tilotta alla Dream factory analog studio di Belpasso, uscito nel dicembre del 2011 per l’etichetta siciliana Hanged man records.

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