Modica, turisti “pilotati” da alcune guide negli stessi negozi. Pesante denuncia

cicloturistiA Modica, turisti “pilotati” dalle guide? Questo, almeno, quanto emergerebbe dalla denuncia di un commerciante. “Siamo orgogliosi dei nostri clienti Modicani che ci permettono di sopravvivere e ci incoraggiano con i complimenti dei nostri prodotti. Ogni giorno arrivano pullman di turisti. Le guide e gli accompagnatori sono sempre gli stessi, arrivano, li fanno scendere e li accompagnano fin dentro il negozio (in questione) restando davanti alla attendendo fino al completamento degli acquisti”. Pesante denuncia di un esercente modicano che ipotizza “condizionamenti” da parte di qualche guida turistica negli acquisti dei visitatori della città. “Abbiamo chiamato alcune guide – denuncia ancora – e ci hanno risposto: a noi ci dicono di portarli li. Con la crisi che viviamo, non ce la facciamo specialmente se vedi arrivare in un solo giorno cinque pullman con turisti, dirottati negli stessi esercizi. Se continua cosi, saremo i prossimi a chiudere bottega. Non è possibile che noi produttori di ottimi prodotti di qualità dobbiamo chiudere. I turisti ci sono e secondo me devono essere liberi di fare shopping senza costrizioni alcune dove e come vogliono. Le guide servono per fare visitare le strutture architettoniche, i posti incantevoli che abbiamo e per il resto non si devono permettere di danneggiare nessuno. Siamo veramente stanchi”. La rimostranza è arrivata all’attenzione del Movimento Civico “Cittadini Liberi” che auspica, qualora si ravvisino estremi di un illecito, penalmente perseguibile, l’intervento della Procura della Repubblica. “Sarebbe opportuno indagare – dice Giorgio Iabichella su questi fatti incresciosi e imbarazzanti. Sono trascorsi ben due anni da quando, per la prima volta, furono denunciati pubblicamente, i presunti favoritismi che alcune guide turistiche adottavano nei confronti di pochissimi esercizi commerciali. A giugno del 2011, difatti, alcuni consiglieri comunali, l’associazione delle guide turistiche e l’allora assessore al turismo, si riunirono e decisero di adottare delle misure adeguate per risolvere detto fenomeno (quindi confermandone l’esistenza). Ad oggi la situazione è rimasta praticamente invariata”.

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