Pozzallo, sequestrato l’impianto fognario

pozzallo1Sequestrato l’impianto fognario di Pozzallo. Sono stati i carabinieri della Compagnia di Modica e i militari della Capitaneria di Porto di Pozzallo, che giovedì, poco prima della mezzanotte, hanno eseguito l’operazione apponendo i sigilli all’impianto di sollevamento del depuratore fognario al servizio della cittadina marinara. E’ stata un’abbondante presenza di liquami a fare scattare le indagini delle forze dell’ordine che hanno portato al sequestro di un’area del demanio marino di quasi cinquecento metri quadrati nella zona del Lungomare Pietrenere e di circa duecento metri quadrati a Raganzino, nella zona di Viale dei Vespri Siciliani, dove si trova, tra l’altro, la stazione dei carabinieri. Qui è stata sequestrata anche la cabina elettrica dell’impianto e le pompe di sollevamento dei reflui. Sostanzialmente carabinieri e Capitaneria di Porto hanno sequestrato il tratto di condotta fognaria che si estende dal Lungomare Pietrenere fino a Raganzino. E’ stata, inoltre, interdetta al pubblico una porzione di spiaggia per circa quattrocento metri quadrati, al fine di tutelare la pubblica incolumità. L’usura dei tubi fognari avrebbe determinato lo sversamento di liquami sull’arenile, con la presenza palese di una fogna a cielo aperto e con odori nauseabondi che avevano creato disagi alla popolazione. Un vero e proprio canale di liquami che si era tracciato lungo il “camminamento” fino a raggiungere la spiaggia e poi il mare. Il sequestro, allo stato, è di natura preventiva e mira ad accertare eventuali responsabilità Un’ipotesi che si sta vagliando è che a causare il disagio possa essere stata l’usura dei macchinari di filtrazione che non pompando più i liquami per spingerli verso la zona industriale di Maganuco, dove si trova il depuratore, ha causato un “troppo pieno” nella condotta fognaria fino a provocarne lo sversamento, attraverso il reflusso, completamente in mare. La situazione persisteva da circa una settimana tant’è che, a seguito delle segnalazioni e l’informativa alla Procura della Repubblica di Modica, era stato immediatamente aperto un fascicolo. Un altro colpo per l’economia e il turismo del Comprensorio di Modica al quale si aggiungono nuovi controlli che si stanno effettuando presso altre strutture ricettive dell’intera area dopo i provvedimenti adottati per Marsa Siclà, Baia Samuele e Marispica.

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