Modica, operazione “Agenzia Matrimoniale”. Rinviato a giudizio il leader dell’organizzazione

toghePrimo rinvio a giudizio per l’inchiesta “Agenzia matrimoniale”. Lo ha deciso il Gup del Tribunale di Modica, Maria Rabini, per il marocchino Mohamed Qantar, 32 anni, difeso dagli avvocati Giorgio Terranova, del Foro di Catania, e Gabriella Olivieri, del Foro di Modica, l’unico delle 36 persone indagate che fu arrestato e che si trova tuttora detenuto. La sua posizione, infatti, è stata stralciata rispetto alle altre per lo stato afflittivo. L’operazione fu conclusa nel novembre del 2011. Si tratterebbe di un consistente numero di matrimoni “combinati” tra cittadini italiani e maghrebini residenti in Italia. Complessivamente nella lista ci sono venti italiani, residenti tra Modica, Scicli, Pozzallo, Giarratana, Ragusa e Caltanissetta, e diciassette marocchini. L’organizzazione, gestita da extracomunitari a Modica e nel circondario, avrebbe avuto il ruolo di trovare un coniuge locale, nella maggior parte dei casi una persona indigente, a maghrebini in scadenza di permesso di soggiorno per farli congiungere legalmente, in modo tale da fare ottenere il rinnovo automatico del titolo di soggiorno e bypassare le ordinarie procedure ministeriali che riservano esigue quote d’ingresso in Italia ai cittadini originari del Marocco. Le accuse contestate sono favoreggiamento illegale dell’immigrazione clandestina e falsità ideologica. Mohamed Qantar aveva fatto perdere le tracce perchè, nel frattempo, era tornato in Marocco. Il cinque giorno del 2012 era stato sorpreso all’uscita dell’aeroporto di Catania ove era appena giunto di rientro da Casablanca. Per lui il Gip, ravvisando elementi di colpevolezza più gravi rispetto agli altri, aveva disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari presso la sua abitazione di Modica Bassa. Mentre per gli altri 35 imputati il processo è fissato al 17 luglio, per Qatar se ne parlerà il 4 luglio.

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