Ragusa. Il Capogruppo PDL Tumino interviene su approvazione delibera edificazione residenziale in verde agricolo

maurizio tuminoIl capogruppo del Pdl al Consiglio comunale di Ragusa, Maurizio Tumino, interviene in merito all’approvazione della delibera relativa all’articolo 48 delle norme tecniche di attuazione, ovvero sulla possibilità o meno di potere edificare a scopo residenziale in verde agricolo mantenendo il limite massimo previsto dalle norme vigenti. Il Consiglio comunale esercitando il ruolo di controllore degli atti amministrativi ha condiviso il convincimento del commissario straordinario e dal dirigente dell’ufficio. Maurizio Tumino dichiara: “Finalmente è stata fatta chiarezza ed il Consiglio comunale con un atto di responsabilità e maturità ha inteso ripristinare il principio, tra l’altro supportato da recenti sentenze del Tar, che l’edificazione in verde agricolo a scopo residenziale è consentita a tutti e non solo agli imprenditori agricoli a titolo principale. Inspiegabilmente l’avvocatura del Comune aveva in passato prodotto a seguito di una mera richiesta verbale parere consultivo che vietava appunto le costruzioni in verde agricolo.

In verità la norma regionale urbanistica all’articolo 2 consente la possibilità di edificare richiamando indici e parametri del decreto ministeriale 1444/68. L’approvazione di questa delibera consente ai cittadini della nostra comunità ragusana di essere trattati in egual modo. Appare specioso in questo periodo di crisi economico questo accanimento contro le concessioni da rilasciare tenuto conto che il rilascio del provvedimento autorizzativo comporterebbe di per se l’avvio di nuovi lavori e quindi ossigeno per le imprese e le maestranze del nostro territorio. Concordo pienamente con le associazioni ambientaliste nel rigettare già da subito le ipotesi di progetto che prefigurano un intento lottizzatore. Sarebbe auspicabile ai fini di limitare un eccessivo uso del suolo agricolo, in tal senso è stato presentato un ordine del giorno ad hoc, ripristinare il lotto minimo nella misura di almeno 10.000 metri quadrati ed inserire nelle norme tecniche di attuazione, in variante, l’obbligo che le costruzioni stesse siano realizzate in armonia con il contesto rurale tenuto conto che il territorio ibleo ha un elevato valore paesaggistico. Il diritto di vivere in campagna non può essere prerogativa del solo imprenditore agricolo ma può e deve per ragioni di giustizia essere consentito a chiunque. In merito alle polemiche sollevate dal consigliere Barrera relativamente alle varianti al Piano Particolareggiato ed al Prg intendo rimarcare che la bontà degli ordini del giorno inerenti le due materie sono stati ampiamente condivisi dal consiglio comunale ed in primo luogo dal Partito Democratico che ad oggi mi risulta ancora essere il partito di riferimento del consigliere Barrera. La variante al Prg sana una ferita in quanto a far data dall’aprile 2011 sono decaduti i vincoli preordinati all’espropriazioni ovvero il Comune non ha inteso reiterare l’apposizione dei vincoli su quelle aree destinate ad attrezzature di interesse collettivo, a parcheggi ed a spazi pubblici in genere. Vi è l’obbligo e per questo ci siamo attivati in tal senso di riqualificare queste aree ed il Consiglio Comunale, titolato ad occuparsi della pianificazione urbanistica, ha dettato le linee guida secondo le quali redigere la variante stessa”.

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