Comune di Pozzallo. Sforato il patto di stabilità

consiglio con asta toscanoA Pozzallo sono trascorsi già quattro mesi del nuovo anno ma ancora nessun Bilancio preventivo 2013 in vista. «Ci stiamo lavorando» spiegano da Palazzo di Città. Ed intanto arriva la notizia dello sforamento del Patto di stabilita. E dall’opposizione, con i consiglieri Salvatore Toscano e Vincenzo Asta, una nota dura con la richiesta di chiarimenti. «Se non ci sono giustificazioni per ciò che sta avvenendo e se le conseguenze derivanti saranno confermate, saranno devastanti per l’economia locale e si percuoteranno sulle tasche dei cittadini. Riteniamo – dicono i consiglieri – che sia doveroso spiegare a tutti quali siano le sanzioni previste e le ripercussioni sulle nostre tasche. Il risanamento è il primo passo che abbiamo ritenuto di affrontare ma siamo certi di aver centrato l’obiettivo. Noi crediamo che Ammatuna dovrebbe dimostrare buon senso e prendere coscienza di quello che accadrà». Ma per l’assessore al bilancio Francesco Gugliotta tutto sarebbe sotto controllo, anche se occorre attendere però il 30 aprile per calcolare di fatto cosa accadrà. «Lo sforamento c’è – spiega Gugliotta – come sta accadendo per tantissimi comuni italiani. Ad esempio non abbiamo potuto pagare il progetto di 400 mila euro della Scuola Rapisardi per non sforare e tutto è stato bloccato. Occorre ora quantificare sia quanto sarà la possibile decurtazione dei trasferimenti dello Stato, ma anche quanti sono i debiti nei confronti delle imprese. Con le nuove normative infatti potrebbero non applicarci alcuna penale, stiamo parlando di provvedimenti che nel passato non c’erano. Potrebbero così arrivare circa due milioni e mezzo di anticipo spalmabili in 30 anni ed attingendo alla Cassa Depositi e Prestiti. Sempre con spese oculate, potremmo in tal modo azzerare il debito. Occorre aspettare fine mese». Giorni difficili che fanno pensare a manovre “lacrime e sangue”. E l’opposizione usa toni duri parlando di «gestione molto allegra, irresponsabile e fallimentare della cosa pubblica», «sperperi inutili, incarichi e consulenze facili. Basta concentrarsi solamente sull’effimero!» rincarano Asta e Toscano ricordando che a tirare la cinghia saranno alla fine sempre i pozzallesi.

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