“Mentre la città fatica a conoscere il contenuto del suo nuovo Prg adottato nel chiuso di una stanza da un funzionario regionale a causa della colpevole inerzia del Consiglio comunale e della sua maggioranza incapaci di compiere le scelte e di assumersi le responsabilità loro affidate cinque anni fa con il voto popolare, il candidato a sindaco e assessore uscente Giurdanella, già delegato dal sindaco Buscema all’urbanistica, mi accusano, ora che “il nuovo Piano regolatore c’è”, di essere la sola “ad avere prodotto un commento dell’insieme di tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione che per decenni hanno invocato la necessità del nuovo Prg e gridato allo scandalo di fronte a tutti quegli interventi sul territorio che sono stati resi possibili dall’assenza di questo strumento”. Reagisce la portavoce e candidato a sindaco di LiberaModica, Simona Pitino, e aggiunge, in una lunghissima nota, nuove riflessioni sulla questione del Piano Regolatore Generale, approvato appena poche settimane fa dal Commissario ad Acta. “Se Giurdanella – dice Pitino – , magari attendendosi applausi e apprezzamenti – come quelli che l’amministrazione ha tributato a se stessa per l’atto compiuto, in supplenza della sua maggioranza, dal commissario(!) – si duole del silenzio, dovrebbe rivolgersi a chi è rimasto zitto.
A me però, insieme al silenzio degli altri, sembra contestare anche il mio “non silenzio”, ovvero le parole che ho detto in quanto sarei <>.
Alcuni giorni fa, quando ho ripercorso la vicenda della variante del Prg – facendo un’analisi esclusivamente ancorata ai fatti ma, ad avviso di Giurdanella, contenente “accuse infamanti” verso l’amministrazione-Buscema (se fosse così, ad “accusarla” sarebbero solo i suoi stessi atti!) – nessuno conosceva il contenuto del provvedimento: che bella prova di trasparenza e di democrazia offerta alla città, attraverso la poco dignitosa inadempienza della maggioranza consiliare Pd-Mpa, in continuità con le precedenti di centrodestra!
In quel momento quindi mi ero limitata ad analizzare ciò che è sotto gli occhi di tutti e che nessuno può contestare, neanche Giurdanella, il quale infatti non ha smentito nulla di quanto da me dichiarato e che si può riassumere così: 1) l’iter per la variante è iniziato oltre trent’anni fa; 2) per decenni amministrazioni di vario colore politico non sono state in grado di concluderlo positivamente come nel caso della giunta-Ruta la cui maggioranza nel ’99 deliberò l’adozione della variante ma l’atto poi fu annullato dall’assessorato regionale in seguito a vari ricorsi; 3) addirittura, dal 2002, il Consiglio comunale, al tempo delle giunte-Torchi e Buscema, non è stato neanche capace di pervenire ad un voto per l’alto numero di consiglieri incompatibili, cioè consiglieri portatori di interessi privati in conflitto con quello pubblico e ciononostante tranquillamente in carica anche nelle file della maggioranza e del Pd, espropriando la città del diritto di affidare ai suoi organi democraticamente eletti decisioni e scelte così importanti; 4) nel vuoto di regole il territorio è stato saccheggiato e devastato dalla speculazione privata e, negli ultimi cinque anni, la responsabilità è tutta dell’amministrazione Minardo-Giurdanella-Buscema e della maggioranza Pd-Mpa, come nei precedenti sei anni era stata delle amministrazioni-Torchi e della maggioranza di centrodestra Fi-Udc-An, e così via….
C’è per caso qualche cittadino saggio, onesto ed informato che possa negare questo dato?
Non c’è, tanto è vero che neanche Giurdanella prova a negare questa inconfutabile evidenza, anche se – non si capisce per quale misterioso procedimento logico – riconduce la mia osservazione, ovvia ed in punto di fatto, addirittura alla <>.
Certo, se ciò che le istituzioni comunali siano in grado di fare fosse sempre e soltanto il prodotto delle giunte Torchi e Buscema, non c’è alcun dubbio che io non potrei, sempre e comunque, che oppormi a questa condotta scellerata che ha offeso, danneggiato e umiliato la città. Ma io non credo affatto che non possano esservi sindaci, giunte e maggioranze consiliari capaci invece di portare avanti con serietà e coerenza principi, idee e programmi, rispondenti ad elementari criteri di buon senso, di utilità sociale e di buona amministrazione della cosa pubblica ed oggi proposti da LiberaModica, un movimento nato proprio per offrire alla città la possibilità di avere ciò che le ultime amministrazioni le hanno negato: ovvero un impegno serio e coerente mirato a tutelare e valorizzare il territorio come bene della comunità e non come zona franca da consegnare alla speculazione affaristica privata. Mi sono candidata, alla guida di un grande progetto civico collettivo, proprio per chiedere alla città di scegliere finalmente nelle urne una svolta di cambiamento e dare il consenso a chi si propone di raggiungere questi obiettivi. Che sono – voglio “rassicurare” Giurdanella – obiettivi di governo e non di opposizione!
Rispetto a tutto ciò, l’adozione della variante, avvenuta appena qualche settimana fa ad opera del commissario, non può modificare in nulla la realtà dei fatti fino a questo momento. Altra cosa sono il contenuto del provvedimento e gli effetti che esso, quando acquisirà piena efficacia giuridica, dispiegherà sulla città, sul suo territorio, sul suo ambiente, sulla sua economia, sulla vita di tutti i cittadini.
In proposito purtroppo, mentre i cittadini faticano ad ottenere le poche informazioni parziali verso cui rivestano un interesse diretto, non è ancora possibile una sufficiente conoscenza d’insieme che consenta una valutazione del Prg all’insegna dell’interesse pubblico complessivo per la città.
Alcune cose però sono già emerse con chiarezza.
Il Prg appena adottato dal commissario è datato al 2004, ovvero contiene scelte e previsioni concepite nelle condizioni in cui il territorio si trovava quasi dieci anni fa. Ma da allora ha subito trasformazioni e stravolgimenti, in molti casi un vero e proprio saccheggio a suon di varianti chieste dai privati e generosamente concesse dal Comune, con la conseguenza che opere pubbliche e infrastrutture fondamentali contenute in questo Prg non saranno più possibili perché la cementificazione selvaggia intervenuta in questi anni le impedisce. Molte aree che nel 2004 erano libere dal cemento, oggi sono occupate da palazzi, ville e capannoni che non potranno certo essere abbattuti per realizzare quanto è previsto dal Prg!
In ogni caso appena il Piano sarà conoscibile nella sua interezza LiberaModica non mancherà di valutarlo alla luce dei princìpi per i quali si batte e che hanno ispirato la mia analisi: stop al consumo di suolo per fini privati; tutela del centro storico e del paesaggio rurale; manutenzione e riuso del patrimonio esistente da riqualificare per il pieno recupero di funzionalità anche attraverso bioedilizia ed interventi di efficienza energetica.
Questi concetti, unitamente alla denuncia dello “scippo” di democrazia ai danni della città da parte di chi ha consegnato la variante del Prg ad un commissario (c’è qualcuno che possa sostenere che ciò non sia vero?) a Giurdanella appaiono una <> nel cui merito però preferisce non entrare. Ne prendo atto e, quando invece volesse cimentarsi nel merito ne sarei lieta.
Per adesso, in mancanza di questa disponibilità a misurarsi con i fatti, Giurdanella preferisce dedicare le sue attenzioni – e di ciò lo ringrazio – a LiberaModica producendosi in giudizi addirittura sulla <> dedotta da <> (che poi, come possono rilevare tutti i cittadini, altro non sono che la semplice presa d’atto dei fatti finora accaduti e dell’operato delle amministrazioni comunali, a cominciare da quella uscente di cui Giurdanella fa parte e nella quale è stato anche assessore all’urbanistica) e dal <>. Credo che perché Giurdanella mi riconoscesse “acrimonia meno rara” verso la giunta-Buscema avrei dovuto plaudire al fatto che essa fosse riuscita nel miracolo di far sì che un commissario (sic) adottasse la variante del Prg, traguardo storico per la città dopo oltre trent’anni!
Mi fa piacere che Giurdanella, assessore uscente e candidato a sindaco del Pd, si occupi di un piccolo movimento civico locale nato dal basso come LiberaModica piuttosto che di un grande partito come il suo del quale, in ragione delle responsabilità cruciali verso l’Italia, tutti i cittadini invece siamo costretti, anche nostro malgrado, ad occuparci ed a preoccuparci. Diversamente giungerebbe a ben altre conclusioni su quali siano le forze moderate e riformiste e quali quelle oltranziste che le attacchino e chi sia arroccato in posizioni di isolamento rispetto alla realtà di una società che soffre e che chiede cambiamento all’insegna di trasparenza e buona amministrazione. Ma questo è lo scenario italiano, mai così drammaticamente chiaro, e LiberaModica è solo una realtà cittadina indipendente che ha fatto della “chiarezza dei programmi” in coerenza con i princìpi fondativi la sua ragion d’essere, ma senza pretese di esclusività che – non posso che prenderne atto – è Giurdanella a riconoscerle, forse tradendo una forma di “complesso” che lo porta ad attribuire a LiberaModica una “superiorità politico-morale” che essa non ha mai rivendicato, né avrebbe potuto anche perché finora, ha potuto solo affermare, sostenere e diffondere – chiedendo su di essi il consenso – princìpi, idee, programmi, mentre non ha avuto la possibilità di alcuna prova dei fatti che solo le future elezioni potrebbero consentire.
Le nostre idee e i nostri programmi sono da sempre chiari e ben noti alla città.
Prendo atto che <>.
A Giurdanella voglio fare presente che proprio la mia analisi sulla vicenda Prg e le stesse parole per le quali egli mi accusa sono state invece così commentate, immediatamente, da uno dei suoi alleati di “tutto il resto del centro sinistra” del quale egli si fa forte: <> (Sito Rtm Modica, 22 aprile 2013 ore12.45). Sempre dalla sua stessa coalizione, quindi da alleati che non può sospettare di “estremismo”, appena ieri il Pd di Giurdanella è stato accusato di <>.
Mentre Giurdanella tenterà di replicare alle “accuse”, ben più “infamanti” di quelle che io avrei mosso al Pd, che gli giungono adesso anche dai suoi stessi alleati, solo per dovere di verità ricordo che cinque anni fa io votai per il sindaco Buscema e il suo programma (a proposito della vocazione che mi attribuisce ad essere sempre e comunque per l’opposizione!) e mai e poi mai avrei pensato che i risultati sarebbero stati questi.
Per concludere, tornando al merito del tema in questione, Giurdanella, sempre nell’attesa che decida di misurarsi con i fatti, ci dà degli estremisti per avere osservato che la città avrebbe avuto diritto ad una variante del Prg discussa pubblicamente e adottata dal Consiglio comunale, e, per contrapposizione logica, definisce implicitamente “squilibrati e non intelligenti” gli elettori che dovessero condividere questa nostra pazzesca pretesa!
Ovviamente – conclude Simona Pitino – ne consegue che tutti gli elettori “equilibrati e intelligenti” ai quali dovesse andare bene che il Prg sia arrivato, dopo trent’anni, in questo modo, a scatola chiusa, sanno …. a che sindaco votarsi”.
Modica, Variante Prg, Simona Pitino replica a Giovanni Giurdanella: “Il “nuovo” Prg fermo al 2004: molte opere pubbliche previste non sono più possibili, il territorio è stato stravolto e devastato”
- Aprile 27, 2013
- 11:34 am
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