Il Gip del Tribunale di Modica ha rimesso in libertà Carmelo La China, 47 anni, l’imprenditore agricolo sciclitano, incensurato, arrestato martedì scorso dagli agenti della Squadra mobile di Ragusa per coltivazione di marijuana ai fini dello spaccio. L’uomo è tornato a casa dopo l’interrogatorio di garanzia in carcere effettuato dal Gip di Modica, alla presenta del difensore di fiducia, l’ avvocato Nadia Pacetto. Il magistrato, in ogni modo, ha convalidato l’arresto. La China ha chiarito la sua posizione, facendo emergere come i fatti non siano come sono stati rappresentati, anzi sarebbero stati ingigantiti. Ha sostenuto che le piantine di marijuana rinvenute dai poliziotti in contrada Pezza Filippa, nei pressi di Donnalucata, non costituirebbero una vera e propria piantagione. La tesi difensiva, a questo punto, sarebbe stata condivisa dal Giudice per le Indagini Preliminari che, come si diceva, ha convalidato l’arresto ma ha, comunque, disposto l’ immediata remissione in libertà. Secondo le indagini, sarebbero circa ottocento le piantine di cannabis che crescevano tra le serre nei pressi di Donnalucata, dove l’imprenditore si sarebbe recato praticamente ogni giorno per prendersene cura. Il continuo viavai nella zona e alcuni movimenti sospetti avevano indirizzato la Squadra Mobile sull’uomo, che al momento dell’arresto non seppe dare adeguate giustificazioni. Dalla perquisizione domiciliare in casa dello sciclitano furono trovati anche 150 semi di canapa indiana, un bilancino di precisione e altra droga pronta per lo spaccio. Dopo le formalità di rito, l’imprenditore agricolo era stato dunque arrestato, mentre le piantine e i semi di cannabis erano stati posti sotto sequestro, assieme all’area dove si estendeva la coltivazione. Ieri invece la remissione in libertà di Carmelo La China decisa dal magistrato, in attesa degli sviluppi della vicenda dal punto di vista giudiziario.
Scicli, coltivazione di droga a Donnalucata. Il Gip convalida e poi scarcera La China
- Aprile 27, 2013
- 8:10 am
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