Una seduta fiume. Andata avanti fino alle 21,30. Il consiglio d’amministrazione di Soaco, la società di gestione dell’aeroporto di Comiso si è riunito venerdì per alcuni importanti adempimenti. La seduta proseguirà lunedì pomeriggio. C’è tanta carne al fuoco alla vigilia dell’apertura. Venerdì sera sono state definite le tariffe di handling e di atterraggio, è stato approvato il piano degli incentivi da mettere a disposizione delle compagnie aeree che dovranno portare a Comiso i loro aeromobili. Gli incentivi passano anche attraverso la predisposizione delle tariffe, che saranno molto competitive rispetto agli altri scali. Tra gli adempimenti più attesi, la nomina del “security manager” e del responsabile dei servizi di sicurezza. La decisione sarebbe già stata assunta, ma si formalizzerà e si completerà tutto nella seduta di lunedì. Inoltre, si è lavorato per definire il piano delle attività commerciali: bar, negozi, ristorante, edicole. Anche questo dovrebbe essere pronto lunedì. Il presidente di Soaco, Rosario Dibennardo, commenta: «Stiamo lavorando alacremente e tutte le procedure stanno procedendo, nulla è bloccato. Confido che in tempi brevi si possa riuscire a completare quanto necessario». Il sindaco, Giuseppe Alfano, che ha partecipato alla riunione in quanto membro del Cda, è convinto che si sia ormai sulla strada giusta. «La maggior parte del lavoro – spiega – viene guidato dal socio di know how, Intersac. Sono loro a dettare i tempi e le modalità che ci devono condurre all’apertura dello scalo. Siamo ormai al rush finale». Buona parte del lavoro arriverà sul tavolo dell’Enac il prossimo 2 maggio. Nella riunione generale che si terrà a Roma si dovrà stabilire se le procedure sono complete e se i progetti avviati sono stati completati. In un aeroporto, prima del decollo, bisognerà effettuare anche le simulazioni di incidente aereo e questo comporta dei tempi ben precisi.
Le attese del territorio sono legate all’aeroporto. Da più parti si chiede di fare il possibile. Il presidente della Cna, Giuseppe Massari, teme però che l’aeroporto non parte con il piede giusto e che non ci sia un piano di marketing adeguato per far si che esso possa radicarsi bene nel territorio – dopo il primo periodo, in cui i costi sono inevitabilmente al passivo -, funzionare e avere dei ricavi in attivo. Tutto questo, ovviamente, arriverà alla prova del fuoco già nei primi mesi di apertura. Dopo una prima fase di rodaggio, in cui a Comiso arriveranno pochi aerei, si partirà in autunno, con le rotte di Milano e poi via via anche con gli altri.