DISCARICHE ABUSIVE A RAGUSA. Distefano: “E’ iniziata la pratica incivile di chi continua ad abbandonare i rifiuti. Eppure basta una telefonata per fare ritirare l’ingombrante dalla ditta incaricata”

Spazzatura abbandonata accanto al cartello che vieta il conferimento“Puntuale come un orologio svizzero, è iniziata, con l’innalzarsi della temperatura, la consueta pratica incivile di alcuni cittadini, non sappiamo fino a che punto ragusani quanto piuttosto provenienti da altri comuni limitrofi, che in mancanza di meglio da fare abbandonano rifiuti ad ogni angolo di strada non appena al di fuori del centro abitato”. E’ il senso della denuncia fatta dal consigliere comunale di Ragusa Emanuele Distefano dopo le numerose segnalazioni ricevute in tal senso da tutti coloro, e sono parecchi, che si dicono indignati da questo atteggiamento teso a deturpare il territorio, soprattutto in prossimità delle campagne. “Una vicenda ancora più paradossale – aggiunge Distefano – se si pensa che gran parte della spazzatura in questione, e come al solito c’è di tutto, dai materassi dismessi alle cucine a gas ormai inutilizzate, è regolarmente abbandonata sotto i cartelli del Comune di Ragusa che intimano di non assembrare rifiuti dove capita ma di conferirli negli appositi cassonetti. Tra l’altro, non si capisce il motivo di questa insistenza visto che, con riferimento agli ingombranti, basta comporre soltanto un numero di telefono (0932.669044) e la ditta incaricata, la Busso, si presenta direttamente a casa per ritirare l’oggetto, spesso e volentieri un mobile, che si è deciso di buttare. Il servizio è assolutamente gratuito. Dobbiamo superare questo atteggiamento di lassismo che non aiuta nessuno e, anzi, serve solo a peggiorare le credenzialità di un territorio che può fare diventare il turismo un vero e proprio volano dell’economia locale. Quindi lanciamo un appello ai cittadini per fare sì che possano seguire le regole del gioco. Alle istituzioni ci rivolgiamo affinché si attivino per raccogliere i rifiuti abbandonati e, laddove necessario, sanzionare, anche in modo pesante, i trasgressori”.

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