Ieri sera, alle ore 18, presso l’Aula Consiliare di Palazzo “La Pira”, è tornato a riunirsi il Consiglio Comunale di Pozzallo per una seduta ispettiva. All’appello del Segretario Comunale, dott. Giampiero Bella, erano presenti il presidente Floridia ed i consiglieri Gugliotta, Zocco Pisana, Mucia, Ammatuna, Iozzia, Asta, Galazzo, Duri, Baglieri, Rosa, Azzarelli, Ruffino, Aprile, Minardo, Barrera, Toscano, Sudano, Giardina. Presente il consulente finanziario del Sindaco dott.Giorgio Giannì, il dirigente Bottaro e il dirigente Gambuzza. Presenti in aula anche moltissimi lavoratori dei villaggi turistici “Baia Samuele”, “Marsa Siclà” e “Marispica”, preoccupati per la gravissima situazione che si prospetta a causa del sequestro delle strutture ricettive.
Il Consigliere Comunale Antonio Zocco Pisana ha spiegato che “le indagini della magistratura riguardanti la bonifica ambientale stanno colpendo il nostro territorio. Adesso ci troviamo di fronte ad un problema occupazionale per questi lavoratori ai quali, oltre alla perdita degli stipendi per i prossimi 4 mesi, viene precluso anche l’accesso agli ammortizzatori sociali, necessari per poter continuare a vivere dignitosamente”. Zocco Pisana, al termine del suo intervento, ha chiesto a tutto il Consiglio e all’Amministrazione Comunale di vigilare, mettendo in atto tutte le iniziative utili per dare risalto a questo problema e trovare una soluzione, sempre per quanto attiene alle competenze del Consiglio Comunale”.
Il Presidente Gianluca Floridia ha affermato: “Come presidente della Civica Assise mi associo alla solidarietà manifestata nei vostri confronti. Quando un singolo cittadino manifesta un problema, è l’intera comunità che ne risente. Il Consiglio Comunale potrà decidere, se lo riterrà opportuno, di produrre un atto di indirizzo a tutela di questa categoria che oggi vive questa fase di estrema difficoltà”.
Il consigliere comunale Francesco Ammatuna, intervenuto sul problema, ha affermato: “Ritengo che sia opportuno chiedere un appuntamento col Prefetto per fargli comprendere a fondo il problema e trovare le adeguate soluzioni. ”.
Il Vice Sindaco Francesco Gugliotta ha affermato che in un apposito incontro, svoltosi nei giorni scorsi, si è parlato del problema che ha portato a questa situazione. “In quell’occasione ce ne siamo andati senza che nessuno sollevasse il “problema sociale” che ne è conseguito. I lavoratori, con a fianco i sindaci dei Comuni interessati, potrebbero fare un sit-in con conclusione davanti alla Prefettura, per manifestare questo problema sociale”.
Oggi a Pozzallo esistono alcune aree poste sotto sequestro, nella zona di Padre Pio e di Raganzino, per potenziali reati ambientali. Quelle aree versano in quello stato da oltre 60 anni. Sarebbe stato opportuno, prima di giungere al sequestro di dette aree, effettuare delle analisi e, in un secondo momento, verificati i fatti, passare all’eventuale sequestro. A Pozzallo sono presenti numerosi nuclei familiari che vivono di questi lavori stagionali. Questi sequestri stanno facendo giocare la reputazione a tutti i nostri paesi rivieraschi, che, con questi sequestri, vengono drammaticamente messi in ginocchio”.
Il Sindaco Luigi Ammatuna ha affermato che “l’Amministrazione Comunale di Pozzallo e il Consiglio Comunale sono dalla parte dei lavoratori. Dobbiamo fare in modo che anche il Prefetto possa rendersi conto del disagio sociale che stanno vivendo i lavoratori. Ritengo opportuno che gli amministratori, i consiglieri comunali, le organizzazioni sindacali e ai lavoratori siano ricevuti dal Prefetto. Sebbene i villaggi turistici ricadano in territorio di Ispica e Scicli, la maggior parte dei lavoratori proviene da Pozzallo. Pertanto la preoccupazione che si è diffusa nella nostra città, più che giustificata, è di entità maggiore rispetto ai paesi limitrofi. Noi possiamo chiedere al Prefetto di fare in modo che le Forze dell’Ordine e chi di dovere effettuino tutte le necessarie verifiche in brevissimo tempo, per evitare di penalizzare tutti questi cittadini che lavorano e vivono di questi lavori stagionali. Ci batteremo tutti insieme per risolvere questo problema”.
Il consigliere Ignazio Ruffino ha affermato che “i controlli devono essere effettuati, ma è anche giusto tutelare i posti di lavoro di quanti lavorano nei villaggi”.
Il Presidente Floridia ha chiesto un minuto di silenzio per commemorare i servitori dello Stato, trucidati dal piombo mafioso, Pio La Torre e Rosario Di Salvo, di cui ricorre il 31° anniversario.
A nome del Consiglio Comunale, il Presidente Floridia “esprime solidarietà all’Arma per i due Carabinieri feriti nella sparatoria di fronte a Palazzo Chigi. Terminata questa fase, si è passati a trattare i punti all’ordine del giorno. Nella giornata di ieri, il Presidente del Consiglio Comunale Floridia, ha inserito all’ordine del giorno il punto relativo al “Decreto salva imprese”. Il consulente finanziario Giorgio Giannì ha preso la parola spiegando che “questo provvedimento, se sarà approvato, si inquadra in un percorso avviato nei primi giorni del mese di aprile con un provvedimento legislativo, un decreto legge approvato l’8 aprile 2013, ribattezzato come il provvedimento per il pagamento alle imprese. Alla luce di numerose sollecitazioni pervenute al Governo da numerose società e imprenditori, il Governo si è reso conto che il rigido mantenimento del “Patto di Stabilità” sta portando ad un soffocamento del mondo imprenditoriale, che non riceve le necessarie somme a seguito della costruzione di opere pubbliche o erogazioni di servizi da parte delle pubbliche amministrazioni. In tal modo l’economia, piuttosto che progredire, regredisce.
L’obiettivo è quello di allentare i limiti del “Patto di Stabilità”. Con questo decreto legge si chiede una deroga a questo obiettivo di Patto di Stabilità. Pozzallo ha chiesto una deroga di circa 2 milioni di euro. Il Comune, approvando questo atto, può richiedere un mutuo trentennale alla Cassa Depositi e Prestiti. Quasi tutti i Comuni d’Italia, che versano in questo stato di grave difficoltà finanziaria, stanno avviando questa procedura. Purtroppo il Comune di Pozzallo, per le vicende che lo hanno coinvolto nei disavanzi di gestione degli scorsi anni, dovute anche alle riduzioni dei trasferimenti regionali e statali, ha una grossa quantità di spese correnti da pagare, circa 16 milioni di euro. La deliberazione che stasera verrà adottata consente al Comune di Pozzallo di accedere a questo fondo nel limite massimo di 17 milioni e mezzo di euro che, in ogni caso, verrà soddisfatto in quota proporzionale in riferimento alle richieste che perverranno alla Cassa Depositi e Prestiti da tutti gli Enti del settore pubblico.
Di questo atto ne beneficeranno le imprese e quanti sono in lista di attesa essendo già stati preparati i provvedimenti di liquidità non ancora pagati.
In ogni caso, l’importo che stiamo comunicando coprirà quasi integralmente le esigenze del Comune di Pozzallo. Nell’ipotesi peggiore possiamo integrare questa istanza in un secondo momento. Oggi contiamo di chiedere integralmente il nostro debito.
Le fatture saranno saldate in ordine di anzianità del provvedimento di liquidazione”. Dopo le ampie delucidazioni fornite dal dott. Giannì, si è passati alla votazione. Il punto è stato esitato favorevolmente all’unanimità dei presenti in aula.
Terminato il punto all’ordine del giorno si è passati alla trattazione dell’interrogazione proposta dai consiglieri Asta e Toscano sul Nucleo di Valutazione. I consiglieri hanno affermato che il Nucleo non serve e pertanto potrebbe essere abolito, visto che il Comune di Modica non ne è dotato. Per avere delucidazioni su questo aspetto è stato richiesto un parere al Segretario Comunale.
Il Sindaco Luigi Ammatuna ha risposto spiegando che “il nucleo di valutazione è obbligatorio per legge. Ho dato mandato al Segretario Comunale di attribuire le stesse indennità che percepivano i componenti del Nucleo di Valutazione appena scaduto”.
Il Segretario Comunale Giampiero Bella ha affermato che “il nucleo di valutazione è fondamentale e necessario. Per quanto riguarda il provvedimento inerente le somme spettanti al nucleo di valutazione, ho commesso un errore sull’importo dovuto al nucleo di valutazione, che ho provveduto immediatamente a correggere. Gli importi, per legge, sono parametrati agli importi dei Revisori dei Conti. È stato adottato un provvedimento in cui è stato adottato un importo errato. Quel provvedimento non aveva ancora superato gli step di controllo, tra cui quello dell’ufficio finanziario. L’errore sull’importo, a quel punto, sarebbe venuto immediatamente alla luce. L’importo del corrispettivo del nucleo di valutazione è parametrato a quello dei revisori dei conti, che naturalmente è diverso rispetto al 2007”.
Terminato il punto si è passati alla trattazione di un’altra interrogazione, sempre a firma dei consiglieri comunali Toscano e Asta. Si è parlato degli sfratti perpetrati nei confronti degli abitanti di Piazzale Italia.
L’assessore ai Servizi Sociali, Rossella Smarrocchio, ha affermato che la “tematica è particolarmente delicata. Attualmente sono 5 le famiglie in situazione di sfratto. Però è alquanto riduttivo restringere la vicenda solo alle case popolari. Il problema è all’ordine del giorno anche della Prefettura. Il Sindaco si sta occupando delle vicenda e si è confrontato a più riprese con il presidente dello IACP per cercare di frenare gli sfratti. Le case popolari non sono di proprietà comunali. Noi forniamo la graduatoria per l’accesso alle case popolari. L’ufficio valuta le esigenze e la situazione economica delle famiglie indigenti. Una delle cinque famiglie in grave difficoltà è stata già aiutata dal Comune con i fondi pervenuti dal 5 per mille. Abbiamo chiesto al presidente dello IACP di dilazionare il pagamento degli arretrati. Ci sono famiglie che, dal momento in cui sono entrate nelle case, non hanno mai pagato gli affitti. Il Sindaco e il vicesindaco si sono adoperati a ricercare luoghi in cui allocare le persone che vengono sfrattate, ma non sempre si riescono ad ottenere risposte positive. L’Amministrazione proseguirà il suo impegno convocando un tavolo di concertazione con il presidente dello IACP per trovare una soluzione. Abbiamo chiesto anche alla Caritas e alle Parrocchie di aiutarci per trovare case con affitti a basso costo, così da trovare una soluzione per le famiglie”.
Altra interrogazione trattata è stata quella proposta dai consiglieri Ammatuna, Iozzia ed Aprile sul sequestro delle pompe di sollevamento.
Il Vice Sindaco e assessore all’ecologia e alla manutenzione, Francesco Gugliotta ha spiegato che “nel quartiere Raganzino vi sono alcune stazioni di sollevamento, così come presso l’area Padre Pio, sotto la Torre Cabrera presso la villa comunale. Il problema, che ha destato tanto scalpore, è accaduto a Raganzino. Quando sopravvengono avarie ad una o più pompe di sollevamento, l’ufficio segnala tempestivamente il guasto alla Capitaneria di Porto, comunicando anche l’inizio delle operazioni di ripristino. Dopo il nostro insediamento, avvenuto circa un anno fa, le pompe di sollevamento sono state dotate di moderni quadri di controllo. Ogni pompa di sollevamento è dotata di tre pompe: due sempre in servizio ed una di riserva. Il problema si è manifestato perché nella vasca di raccolta arriva materiale di ogni genere. I guasti, con i quadri di controllo di cui siamo dotati, viene segnalato immediatamente. Nel tempo trascorso tra la scoperta del problema e l’intervento, la vasca è andata in sversamento, facendo confluire un rigagnolo in mare.
Nel frattempo abbiamo ispezionato tutte le pompe e, dopo esserci affacciati dal canalone, davanti agli occhi si è palesato quel canale prosciugato. Le Forze dell’Ordine, però, hanno deciso di porre la zona sotto sequestro, con mio grande stupore. Quando giorni fa ho partecipato ad un incontro in Prefettura sul problema della chiusura dei villaggi turistici, ho protestato fermamente sulle azioni perpetrate nelle zone pozzallesi, perché un sequestro dovrebbe essere effettuato quando si rilevano infrazioni. Non si possono adottare certe situazioni ad occhio, senza appurare come stiano realmente le cose”.
Terminate le interrogazioni, si è passati alla discussione del progetto esecutivo in variante al Piano Regolatore Generale.
Il consigliere Galazzo ha effettuato un breve excursus sulla vicenda affermando, al termine della sua disamina, che “rispetto a situazioni cosi delicate è giusto che tutte le forze politiche si convincano pienamente di ciò che si deve andare a votare. Su questo voto, infatti, giochiamo la nostra idea di città che vogliamo lasciare ai nostri figli. Sel esprime forti dubbi e perplessità su questa proposta di riqualificazione che potrebbe, invece, interessare, se rimodulata, i veri destinatari dello spirito del bando: le aree disagiate della città e i più giovani. Ci sono, inoltre, perplessità sui vizi di forma che vanno analizzati”.
Il consigliere Toscano ha affermato che “quattro mesi fa non abbiamo approvato quel progetto. Ora desidero sapere cosa intende fare l’Amministrazione Comunale”.
Il Consigliere Francesco Ammatuna ha affermato che “lo scorso 22 dicembre la maggioranza ha posto dei quesiti all’ufficio. Risposte che, ad oggi, non mi risulta siano arrivate”.
L’ingegnere Gambuzza, ha spiegato che “all’epoca in cui partì il progetto non esistevano altre zone destinata a zona C1A e che all’assessorato regionale fu rappresentato come il progetto ricadesse in zona CT1. L’impresa, inoltre, chiese di aumentare il numero di alloggi da costruire, realizzando, in cambio, un mercato come opera di urbanizzazione secondaria. In quel frangente la precedente amministrazione si oppose a questa soluzione. La società privata, in questo caso, è un partner dell’amministrazione, e non una controparte. Il progetto rispetta tutti i punti previsti dal bando, e ciò si evince dalla relazione allegata al progetto, in cui si trovano tutti gli interventi che si intende realizzare. Gli espropri saranno effettuati dal partner del Comune, come si è sempre fatto per le abitazioni di edilizia convenzionata.
L’assessore ai lavori pubblici, Giovanni Colombo, ha spiegato che “sarebbe riduttivo discutere solo della strada di piano, visto che il discorso è più complesso e che, in proporzione, stiamo già parlando di Piano Regolatore. Vi sono intere lottizzazioni invendute e centinaia di case sfitte in città nel centro storico e la costruzione di nuove abitazioni, dal 2008 al 2013, è diminuita del 40%, segno tangibile che il fabbisogno e la domanda abitativa è pressoché pari a zero. Il Prg è stato, spesso, lo strumento che ha legalizzato la speculazione. II piano non presentava i requisiti di integrazione sociale previsti invece nel bando al 22-12-2012 e su questo abbiamo lavorato affinchè un quartiere ad alto disagio sociale come Piazzale Italia venga attenzionato e valorizzato anche con la presenza di servizi come un impianto sportivo, un centro di aggregazione giovanile, la realizzazione di piste ciclabili e un incubatore di impresa che favorisca l’imprenditoria giovanile. Inoltre dimostrerò che la rotatoria, una delle poche opere di urbanizzazione primaria previste dal programma integrato per la riqualificazione della città deve, invece, essere realizzata a carico delle lottizzazioni che sono in fase di costruzione”.
Il Sindaco Luigi Ammatuna ha affermato: “noi ereditiamo un progetto dalla precedente amministrazione che per un errore burocratico non è stato approvato nella precedente legislatura. Quindi tocca a noi portarlo a compimento o meno. È un progetto che abbellisce la città, che rivaluta l’ingresso alla città con rotatorie e altri interventi che porteranno maggiore sicurezza alla circolazione. Anche la rotatoria sotto il ponte di Viale Europa potrebbe essere sistemata e resa più sicura. Per il resto rimando la decisione al Consiglio Comunale, organo deputato a pronunciarsi su questo argomento.
Il consigliere Galazzo ha spiegato che “esiste uno scollamento del progetto rispetto al bando. Abbiamo proposto alternative a questo progetto. Il progetto favorisce la speculazione su alcune zone perché non rispetta i requisiti previsti dal bando”.
L’assessore Gugliotta ha spiegato che “il gruppo dei Socialisti chiede di interloquire con l’assessore regionale. In questo momento c’è un momento di confusione e, pertanto, occorre fare chiarezza direttamente a Palermo. La questione deve essere maggiormente approfondita con l’assessorato alle infrastrutture. Una volta sentito l’assessore regionale occorre tornare al Consiglio Comunale e decidere. Invito il consiglio comunale a rinviare il punto e decidere dopo aver sentito l’assessore regionale”.
Il consigliere Ruffino ha affermato che “oggi non c’è una maggioranza consiliare compatta su questo argomento. Siete venuti al consiglio comunale ognuno con una sua posizione. Non si può, dopo 4 mesi, arrivare in queste condizioni al consiglio comunale”.
Toscano ha chiesto la lettura del verbale di una conferenza di servizio, dalla quale si evince che il gruppo Pozzallo Giovane è favorevole all’approvazione del progetto.
Il consigliere Giardina ha affermato che “il gruppo politico Pozzallo Giovane ha letto approfonditamente tutte le carte e si è fatto una idea ben precisa sul progetto. Anche la Regione Sicilia, che ha effettuato tutti i rilievi necessari, ha ritenuto ammissibile ed ha approvato il progetto del programma integrato di Pozzallo”.
L’ing. Gambuzza ha poi spiegato che “non approvando la delibera della strada di piano vuol dire che non vogliamo questa strada. Il consiglio comunale può sempre tornare indietro sui suoi passi, arrivando a dire che la delibera votata lo scorso 30 aprile non gli aggrada. C’è da considerare anche il fatto che, se non si approva la strada di piano, i possessori di quelle aree potrebbero chiedere l’assegnazione degli indici per l’edificabilità di quelle zone”.
Il consigliere Azzarelli ha affermato “di essere venuta a conoscenza, questa sera, di nuovi fatti e nuovi documenti. Colombo ha parlato di una convenzione che riguarda queste lottizzazioni. Cosa si rischia utilizzando fondi pubblici per realizzare opere già previste che dovrebbero essere realizzate dai privati nell’ambito di una lottizzazione?”
Il Segretario Comunale Giampiero Bella ha risposto affermando che “gli organi regionali avranno preso in considerazione tutta la documentazione e l’esistenza di convenzioni che riguardassero i terreni interessati”.
L’ing. Gambuzza ha spiegato che “l’Ente ha anche l’opportunità di costruire la rotatoria e poi chiedere ai lottizzanti di farsi attribuire le somme che sarebbero servite alla costruzione, da parte loro, dell’opera pubblica. In tal modo non si commette alcun atto illegittimo perché le opere di urbanizzazione si trovano tutte in un computo metrico che ci permette di conoscere a quanto ammontano le somme per la realizzazione delle opere. Tutt’al più si potrebbe chiedere alla ditta, di costruire qualche altra opera pubblica, piuttosto che versare le somme al Comune”.Il consigliere Azzarelli ha espresso un significativo disappunto per il metodo della conferenza dei servizi tenuta recentemente con cui si sono espresse le posizioni divergenti dei vari partiti di maggioranza sul punto in questione. La proposta di rinvio del punto, dopo aver avuto ulteriori approfondimenti da parte dell’assessorato regionale è stata votata favorevolmente dagli 11 consiglieri di maggioranza, mentre i cinque consiglieri di maggioranza si sono astenuti.
Terminato questo punto, si è passati alla trattazione della mozione di indirizzo sul servizio di igiene urbana nel Comune di Pozzallo proposta dai consiglieri Asta e Toscano, i quali richiedevano la raccolta dei rifiuti anche nella giornata di domenica.
L’assessore Gugliotta ha spiegato che “la maggiorazione dei costi a beneficio della Dusty è stata dovuta ai costi del personale e alla raccolta dell’organico, che non era prevista nel precedente capitolato d’appalto. Anche quando a Pozzallo operava la Geo Ambiente non era previsto il servizio di raccolta domenicale. Tuttavia, dal 1 giugno al 30 settembre la raccolta sarà effettuata anche la domenica. Stiamo monitorando attentamente come si sta sviluppando il servizio. Saranno portate delle modifiche in itinere, dopo un adeguato rodaggio. Sulle voci che si sono diffuse in città relative alla possibilità di chiusura dei locali da parte dei Nas, posso assicurare tutti che i Nas chiudono i locali solo perché trovano sporcizia o perché le condizioni igienico sanitarie nei locali non sono adeguate. I rifiuti, anche all’interno dei locali, se regolarmente differenziati, non portano alla chiusura dei locali da parte dei Nas. Una raccolta differenziata eseguita in modo disciplinato dai cittadini, nell’osservanza delle regole, permetterà di ridurre i costi di conferimento in discarica a carico della comunità. L’elasticità utilizzata nel comprendere la difficoltà di effettuare la raccolta differenziata sta per terminare. Presto inizieremo ad effettuare le dovute multe a chi non si attiene agli orari e alle modalità di conferimento dei rifiuti”. La mozione di indirizzo, dopo le parole del vice sindaco, è stata ritirata dai proponenti.
L’ordine del giorno, infine, è stato integrato con la mozione di indirizzo presentata dal Consigliere Giardina, riguardante i corsi per i marittimi. A breve uscirà un nuovo bando per accedere ai corsi gratuiti per i marittimi e Giardina ha spiegato come è importante, soprattutto per la città di Pozzallo, questa nuova opportunità attraverso la quale sarà possibile effettuare i 4 corsi gratuiti per potersi imbarcare. “Già 2mila residenti in Sicilia, di cui 400 pozzallesi, hanno avuto la possibilità di effettuare questi corsi, con una boccata di respiro importante per le famiglie pozzallesi. Chiedo che, una volta approvata, questa mozione venga trasmessa a tutta la deputazione regionale della Provincia di Ragusa”. La mozione è stata votata favorevolmente all’unanimità dei presenti. I lavori del consiglio si sono conclusi alle ore 2.15.
Ieri seduta del Consiglio comunale di Pozzallo
- Aprile 30, 2013
- 4:18 pm
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