Furono individuate omissioni da parte del datore di lavoro e del direttore dei lavori. L’ha detto un funzionario dell’Ispettorato del lavoro nel corso del processo davanti al giudice onorario del Tribunale, Francesca Aprile, dove imputati sono Marcello Messina e Giovanni Frasca, difesi dagli avvocati Ettore Randazzo e Giorgio Terranova, accusati di lesioni gravi colpose. Salvatore Pignatore, teste del pubblico ministero, Diana Iemmolo, ha spiegato le fasi degli accertamenti eseguiti a seguito dell’ infortunio sul lavoro. “Quel giorno si doveva procedere, come era obbligo periodicamente, alla salificazione dell’impianto dell’azienda Siam – ha detto il teste -. L’operaio fu investito, improvvisamente, dalla sostanza liquida(acqua e soluzione caustica). Indossava solo la maschera ma non la prescritta tuta. Riportò lesioni sul venti per cento del corpo. Furono accertate delle omissioni del direttore dei lavori e del datore di lavoro”. La vittima G.T., operaio di 43 anni ragusano, si è costituita parte civile. L’incidente si verificò nel mese di marzo del 2009 in Contrada Santa Maria Zappulla. L’uomo fu ricoverato in prognosi riservata presso il Centro Grandi Ustionati di Palermo, a causa delle ustioni gravi sparse sul corpo riportate in particolare su petto, collo, cosce e addome provocate dalla soda caustica che aveva determinato un reflusso mentre la vittima la mescolava con acqua normale durante la fase di pulitura periodica della catena di produzione. Della vicenda si occuparono la sezione Scientifica della polizia, e poi il Servizio di Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro dell’Asp. La prossima udienza si terrà nel mese di ottobre.
Operaio si ustionò durante lavori in azienda di Modica. Il teste: “Ci furono responsabilità degli imputati”
- Maggio 3, 2013
- 9:44 am
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa