Dall’amianto agli gnocchi con la ricotta. Un passaggio a prima vista dissacrante. Ma che ha una sua genesi. Come chiariscono i vertici dell’associazione Eas, Esposti Amianto Sicilia, che dall’8 al 12 maggio parteciperanno al “Salon international du Livre et des Art de Tanger” in Marocco. Al centro Darna di Tangeri, giovedì 9 maggio, sarà proiettato il cortometraggio “Lamiantu”. La questione, in Marocco, è del tutto trascurata. Non esistono né organi preposti allo smaltimento dei rifiuti né un’adeguata informazione sui rischi e sulle malattie che possono essere determinati dall’uso incauto di questo materiale. “Abbiamo raccolto l’invito – afferma il presidente di Eas, Turi Occhipinti – della fondazione mediterranea “Elisa Chimenti” che ci ha spiegato come sia loro intenzione avviare un percorso di sensibilizzazione il cui primo passo sarà rappresentato dalla proiezione del nostro documentario. Ci auguriamo che questo possa essere il primo di una lunga serie di incontri tra i nostri Paesi e che in futuro, proseguendo la trattazione dell’argomento, si possano aprire più canali di scambio e di collaborazione. Verranno con noi anche la regista Claudia Puglisi e l’attrice Silvia Scuderi”. Il video sarà presentato ai ragazzi che sono inseriti nei progetti della fondazione. Si tratta di un gruppo di giovani che vivevano in condizioni disagiate e che sono stati accolti nel centro di recupero con un progetto che prevedeva la loro formazione non solo scolastica ma anche manuale, con dei laboratori nei quali imparano a lavorare diversi materiali: ferro, legno, terracotta. Accanto al cortometraggio in questione, Occhipinti e Gaetano Scollo andranno in terra africana con un’altra chicca. Un video che ha una ricaduta turistica e che narra la preparazione di un piatto tipico della zona iblea, gli gnocchi con la ricotta. E “Gli gnocchi della zia Paola” si intitola il lavoro realizzato con la collaborazione della Compagnia prese fuoco, in particolare con la regista Puglisi, che si era già occupata di dirigere, nel mese di dicembre scorso, il lavoro teatrale “Eternity”. Stavolta, la sfida narrativa si è spostata sul campo culinario. “Il documentario – spiega ancora Occhipinti – riprende la preparazione degli ingredienti che compongono il piatto e la preparazione del piatto stesso: dalla mungitura delle pecore alla raccolta del grano, alla preparazione della ricotta per concludere con le immagini di un’anziana originaria del posto che impasta gli ingredienti per creare il piatto di gnocchi con la ricotta. E’ una produzione che ci
siamo voluti intestare io e Scollo e che, grazie al sostegno della Provincia regionale di Ragusa e della Camera di commercio, ma soprattutto del Comune di Monterosso Almo, riteniamo possa avere una ricaduta importante, anche in termini turistici, nel corso della visione che avverrà l’8 maggio”. Il documentario, che sarà presentato al salone del libro di Tangeri il cui tema di quest’anno è la “lentezza”, si propone di dare risalto ai vecchi valori, alla riconquista del tempo perduto, al bisogno di una vita più sana attraverso il recupero degli antichi sapori, della cui memoria le donne sono le principali depositarie.