I movimenti nascono dalle idee e pensieri. Non sempre questi sono supportati dalla massa. E’ una realtà, se si vedono la nascita di questi nella storia, anche italiana. Il numero non è sempre importante, e le titubanze devono essere sempre superate, se si crede nel nuovo, nel diverso. Però, crediamo che, a volte, il sito web su cui nascono sia importante, ma non definitivo per la crescita collettiva. Sono stati sempre i pochi che hanno o predetto, o individuato i problemi. Lo scetticismo è umano nei confronti di questi ma non deve bloccare, anzi si deve superare. La paura è che dire significa, a volte, essere minoranza, ma le maggioranze non sempre hanno ragione. L’essenziale è avere uno spirito imprenditoriale rispetto alle idee e pensieri. Si può essere perdenti o vincenti nell’asserzione dei credi e delle critiche ai partiti ma non è questo il problema, anzi significa affrontare lo stagno, la palude, che è sempre morte.
La nascita del Movimento Civico Ibleo ha un significato peculiare, che è quello di affrontare lo stagno o la palude dei partiti, nell’ottica, nella fattispecie, della città di Ragusa e del territorio ibleo, dove Cultura ed identità si confrontano palesemente.
Proprio su questi due concetti e realtà, Ragusa potrà essere vista nel nuovo e nel diverso, non solo come territorio, da cui preistoria, Grecia, Roma, barocco, liberty si avvicendano nella storia, ma come identità di una borghesia agraria e popolo in fieri, che nello scambio può crescere ed evolversi. L’identità del ragusano passa oltre che da una storia intensa, da lotte di affermazione di ceti in evoluzione.
Sociale, culturale sono le parole chiave attorno a cui bisogna far riferimento per una crescita collettiva, che passa attraverso anche l’educazione al bello, a quello che si è perso, il teatro, ad esempio, con lo scempio della trasformazione del teatro della Concordia nel Cinema Marino, con la perdita di una tradizione dei nostri nonni e dei nostri avi.
Eppure, in questa cittadina del sud est siciliano, la cultura era un valore, la città aveva un’identità, che si è persa con il passare del tempo.
Oggi, è proprio sull’identità, sui problemi sociali da risolvere ed affrontare, che si potrà parlare di una Ragusa diversa, non fatta solo da infrastrutture, che sono importanti ovviamente, ma di recuperare anche il passato, nell’ottica che questo potrà diventare sviluppo, nel senso del turismo culturale, del turismo marino.
Ecco,la nostra lotta per istituire un fondo per il recupero del sociale, del culturale, che potrebbe attingere a fondi istituiti in campo europeo, nel 2% del reddito delle banche, ivi site, che darebbero una ricchezza al luogo.
CULTURA ED IDENTITA’ PER UNA RAGUSA “DIVERSA”
- Maggio 7, 2013
- 11:02 pm
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