I giovani del progetto FYSIC – YOUTH ACTION ricevuti dal Sindaco di Modica

Foto di gruppo con i giovani del Fysic-Youth ActionDiciotto ragazze e dodici ragazzi provenienti dall’Italia, dal Costa Rica, dalla Repubblica Ceca e dal Togo da sei giorni a Modica nell’ambito del progetto europeo FYSIC-YOUTH ACTION sono stati accolti, stamani, dal Sindaco, Antonello Buscema nella sala consiliare “Paolo Garofalo” di Palazzo San Domenico. La comitiva accompagnata da Sara Ongaro responsabile della comunicazione della Coop. Quetzal e da Andrea Mecozzi responsabile del progetto hanno illustrato al primo cittadino la mission a cui sono chiamati questi giovani vale a dire quello di mettere in pratica, dopo aver assimilato le adeguate conoscenze, il commercio equo e solidale su tutti i prodotti del circuito mondiale dell’organizzazione.
Nella fattispecie l’attenzione è stata posta al Cioccolato.
“ Dopo tantissimi anni a Modica ieri pomeriggio, dichiara Sara Ongaro, nel nostro laboratorio si è dato vita al processo di trasformazione dai semi di cacao alla massa di cacao attraverso tutte le fasi della lavorazione.
Sopratutto i giovani del Costa Rica sono rimasti entusiasti di questa esperienza.”
A nome di tutti ha espresso la sua soddisfazione per essere a Modica Emilienne Amatchia N’Douba giovane studentessa di Grand-Bassam, città dell’Heritage List Unesco, in Costa Rica, uno dei maggiori paesi produttori di cacao al mondo, che ha espresso il desiderio di un gemellaggio, un rapporto di fratellanza fondata sui valori dell’Unesco e sul prodotto tipico della Città: il cioccolato di Modica. Emilienne ha fatto dono al Sindaco di una fava di cacao come gesto di solidarietà per un percorso condiviso.
“E’ significativa la presenza di questi giovani nella nostra città, dichiara il Sindaco Buscema, perché puntano la loro conoscenza in quel mondo straordinario della fratellanza e della solidarietà.
Sarebbe interessante stringere un rapporto stretto e costante con il Costa Rica, che condivide con noi il bene dell’Umanità dell’Unesco, con la città di Grand-Bassam, e il cacio che lì viene prodotto e la nostra cioccolata. Un rapporto commerciale sarebbe utile per scambi culturali e risollevare anche l’economia di quelle aree. Sarebbe un grande messaggio di solidarietà e vicinanza con un Paese produttore di quella materia prima che per noi è prestigio e strumento formidabile per il turismo enogastronomico.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa