Pozzallo, quasi 28 anni di reclusione per gli scafisti dello sbarco di giugno 2012

sbarco pozzalloVentisette anni e sei mesi di reclusione. Questa la pena complessiva patteggiata davanti al Giudice per le Udienze Preliminari del Tribunale di Modica, Maria Rabini, da otto degli scafisti egiziani dello sbarco registratosi lo scorso mese di giugno al Porto di Pozzallo quando, a bordo di un natante, approdarono circa 130 clandestini africani provenienti dalla zona del Sahara. Ad ognuno degli imputati è stata comminata una condanna pari a tre anni e due mesi di reclusione e quattrocento euro di multa. Nel procedimento figuravano altri tre imputati. Uno ha, anch’egli, deciso di patteggiare seppure una pena inferiore rispetto agli altri otto, ovvero due anni di reclusione. Questo perchè l’uomo aveva all’epoca collaborato con le forze dell’ordine consentendo di individuare l’equipaggio della nave di cui egli stesso faceva parte. La posizione di altri due presunti scafisti è stata stralciata in quanto i due difensori, gli avvocati Massimo Garofalo e Alessandro Agnello, hanno chiesto il processo col giudizio abbreviato, richiesta accolta dal Gup che ha fissato il procedimento al prossimo 23 maggio. Tra i disperati c’erano anche bambini e donne, alcune delle quali in stato di gravidanza. Queste ultime furono ricoverate a scopo precauzionale all’Ospedale “Maggiore” di Modica, mentre gli altri clandestini furono ospitati nel centro di prima accoglienza del Porto di Pozzallo. Successivamente erano stati rimpatriati. I migranti erano a bordo di due gommoni dotati di motori fuoribordo che furono intercettati a circa 25 miglia a sud del porto di Pozzallo e, quindi, scortati da due motovedette maltesi. Ricevuta la segnalazione, sotto il diretto coordinamento dell’11° M.R.S.C. (Maritime Rescue Sub Center), della Direzione Marittima di Catania, le due motovedette della Capitaneria di Porto di Pozzallo, unitamente alla Capitaneria di Porto di Siracusa, avevano raggiunto immediatamente i due natanti che trasportavano rispettivamente 42 e 88 migranti, tra cui 48 donne di cui due in stato di gravidanza e due2 neonati di pochi mesi.
Una volta affiancati i gommoni, le motovedette della Guardia Costiera avevano effettuato, in sicurezza, il completo trasbordo di tutti i migranti, dirigendo poi per il porto di Pozzallo, L’operazione di trasferimento e sbarco a terra aveva visto la completa attivazione e coordinamento di tutti gli Enti/Comandi e Forze di Polizia locali, che avevano dovuto fronteggiare con tempestività, sinergia e competenza l’emergenza, così come previsto nel vigente Piano antisbarco provinciale approvato dalla Prefettura di Ragusa.

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