Modica, falso allarme. Si è temuto lo scasso al Museo del Cioccolato

L'Italia in miniatura del Museo del CioccolatoTrova la porta socchiusa e senza la serratura e teme che ci fosse stata, nottetempo, l’intrusione di malintenzionati. Si allarma e si rivolge all’attigua caserma della Tenenza della Guardia di Finanza. Di lì a poco, però, arrivano due operai per installare la nuova fermatura e la vicenda viene chiarita. Episodio inatteso ieri mattina quando la responsabile del Museo del Cioccolato, che si trova nella parte alta di Corso Umberto, in zona San Francesco alla Cava, è arrivata sul posto per aprire i locali. Ha cercato di inserire la chiave nel lucchetto e si è accorta, suo malgrado, che questo mancava e che, addirittura, la porta era socchiusa. Ha temuto il peggio ed ha informato il direttore del Consorzio per la Tutela del Cioccolato di Modica, Nino Scivoletto. Contemporaneamente è andata alla vicina Guardia di Finanza. Nel momento in cui ci si apprestava ed effettuare il sopralluogo è sopraggiunto il furgoncino della società Servizi per Modica, dal quale sono scesi due operai che dovevano installare la nuova serratura. Erano stati, infatti, incaricati di sostituire quella vecchia, pare da funzionari comunali. Avevano, dunque, effettuato il primo intervento di rimozione e, quindi, si erano allontanati per fornirsi di analogo impianto. Pare che chi era autorizzati ad accedere nei locali non fossero stati avvertiti dell’intervento manutentivo che doveva essere eseguito. Si tratterebbe di una procedura necessaria per provvedere all’affidamento dell’immobile a qualche cooperativa privata come del resto è intenzione dell’amministrazione comunale per le strutture municipali in genere.

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