Chiamato in causa il dirigente Giovanni Pluchino, che fino a poche settimane fa ha diretto il settore delle Politiche Ambientali del Comune, nel processo che vede accusato di interruzione di pubblico servizio, Giorgio Puccia, titolare della ditta appaltatrice per la raccolta e trasporto dei rifiuti pericolosi, che, secondo l’accusa, non avrebbe provveduto, nel mese di gennaio 2010, al ritiro dei medicinali scaduti. Pluchino, sollecitato dall’avvocato Mario Caruso, difensore dell’imputato, ha sottolineato che lo stoccaggio spettava a Puccia, ma solo dopo che a questi perveniva la richiesta da parte del Comune. Tutto scaturì da un esposto presentato da due farmacisti che denunciavano la presenza di contenitori traboccanti di medicine dismesse davanti ai loro esercizi. Il precedente dirigente, Giorgio Muriana Triberio, ha sostenutoche Puccia avrebbe dovuto ritirare e smaltire i medicinali presso un’azienda di Siracusa, mentre l’imputato si difende ritenendo che il Comune avrebbe dovuto farsi carico dello smaltimento. Secondo il capo d’imputazione, l’imprenditore, nella qualità di responsabile dell’omonima ditta, con sede a Modica, esercitando un’impresa appaltatrice di servizio pubblico, avente ad oggetto l’attività di raccolta e trasporto di rifiuti solidi urbani e pericolosi, tra cui anche quella dei medicinali scaduti, così come disciplinato dall’art. 12 Foglio Patti e Condizioni della Perizia di Variante del 17.01.2008 stipulato tra il Comune di Modica e l’impresa capogruppo, che stabiliva la raccolta con frequenza mensile oltre ad un numero massimo di cinque raccolte straordinarie annue su richiesta degli uffici comunali, avrebbe interrotto, nel gennaio 2010, il servizio di pubblica necessità, raccogliendo solo una quantità irrisoria di medicinali scaduti, lasciando gran parte dei rifiuti speciali anzidetti negli appositi contenitori sistemati nei pressi delle farmacie. Il processo si concluderà in ottobre.
Medicinali scaduti non ritirati. Modica, teste a favore dell’imputato
- Maggio 14, 2013
- 8:18 am
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa