Nell’ambito dell’attività di controllo del territorio finalizzata alla prevenzione dei reati in genere, con particolare riguardo alla repressione dei reati predatori, si sono concluse positivamente le indagini avviate lo scorso mese di aprile dagli uomini del Commissariato di Modica. Le indagini erano scaturite da alcune denunce di furti avvenuti in danno di alcuni esercizi commerciali di Modica, all’interno dei quali sono installati video-giochi e macchinette-cambia soldi.
Queste apparecchiature, che durante le giocate dei clienti si riempiono di denaro contante, erano state prese di mira da alcuni soggetti che prima ne studiavano i congegni di apertura e, successivamente, con l’impiego di chiavi adulterine, le aprivano, rubandone il contenuto. Tale delitto è stato commesso approfittando del fatto che i titolari di tali attività, bar e circoli sovente frequentati da clienti anche avventizi, sono stati distratti da un complice, mentre gli altri, indisturbati, aprivano il congegno di apertura della macchina agguantandone i contanti. In alcuni casi le somme di danaro erano di esclusiva proprietà del gestore del bar, in altre il provento era, per una quota percentuale, anche di proprietà del noleggiatore delle macchinette videogiochi.
Lo scorso 18 aprile, la vittima di un furto, gestore di un bar-sala giochi di Modica Alta, ha denunciato i fatti alla Polizia di Modica, fornendo utili spunti per il buon esito delle indagini. Quanto riferito in denuncia trovava conferma nelle riprese del sistema di video sorveglianza privata che la parte offesa aveva fatto installare all’interno dell’esercizio, cristallizzando l’ingente furto patito.
Le immagini, infatti, oltre a mostrare la scaltrezza e professionalità con cui i tre individui mettevano a segno il colpo, fornivano l’identità certa dei medesimi, già noti alla Polizia di Modica. Infatti, mentre uno fungeva da palo, gli altri due aprivano il portellone della macchina-mangiasoldi in cui vi era il provento della attività di gioco quantificata in 1.500 euro. Il successivo riconoscimento, tramite individuazione fotografica cui veniva sottoposta la vittima, consentiva di depositare tempestivamente all’Autorità Giudiziaria le risultanze dell’attività d’indagine.
Per tali fatti, la Procura della Repubblica di Modica ha richiesto al Gip idonee misure restrittive nei confronti degli autori di tale reato. Il Gip, in parziale accoglimento della richiesta della Procura di Modica, si determinava ad emettere nei confronti dei due soggetti residenti a Siracusa, già noti per i loro precedenti penali, Edoardo Pocchi di 57 anni, la misura degli arresti domiciliari, per Massimiliano Mancarella di 38 anni la misura restrittiva in carcere, mentre per un 40 enne di Floridia, la misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. La Polizia di Modica stamattina, avvalendosi, per l’esecuzione, della Squadra Mobile di Siracusa, ha dato seguito a quanto disposto dal Gip.