“LIBERALADOMENICA” Grande successo per la Confesercenti Ragusa: raccolte 150mila firme. Ora la proposta di legge approda in Parlamento.

Gianna DimartinoLa raccolta firme è terminata con grande consenso ed è stata depositata la proposta di legge per frenare l’eccesso delle liberalizzazioni su orari e aperture del commercio. “L’obiettivo – spiega il vice presidente vicario della Confesercenti provinciale di Ragusa, Gianna Dimartino – è stato quello di presentare al Governo una proposta di legge di iniziativa popolare per cambiare la normativa sulle liberalizzazioni e riassegnare alle Regioni la piena competenza in materia di giorni ed orari delle attività commerciali. Un’iniziativa, ricordiamo,promossa da Confesercenti e da Federstrade con un evidente sostegno attivo della Cei. Abbiamo registrato un ampio coinvolgimento di imprenditori e lavoratori dipendenti con l’adesione dei sindacati di categoria Cgil, Cisl e Uil. Sul territorio si sono distinte anche le associazioni del mondo cattolico e realtà del mondo laico”.
“’Liberaladomenica’ è un’iniziativa che è andata oltre le previsioni ed ha convinto protagonisti diversi della vita economica e sociale, consapevoli all’unanimità che la proposta di legge, avanzata in Parlamento, rispondesse non solo alle esigenze di moltissime PMI, ma che potesse anche e soprattutto restituire valore alla domenica. “Siamo convinti – prosegue la Dimartino – che la vita sia fatta di tanti momenti diversi, di luoghi differenti e di contesti vari: la famiglia, gli amici, il lavoro, la religione e la città in cui vivi. Diversi fattori hanno influenzato l’esito positivo dell’iniziativa e portato tanti lavoratori ed aziende nelle varie piazze di Italia per apporre la propria firma. Al primo posto, l’interminabile crisi che ha aumentato le difficoltà delle PMI del commercio ed ha bruciato redditi e lavoro, con un esito drammatico sul versante delle chiusure. La Confesercenti, a livello nazionale, ha stimato per il 2013 un saldo negativo di 42 mila unità. Seguono la forte caduta della spesa delle famiglie e l’effetto negativo della crescita del peso dell’iva. Una misura, quella introdotta dal decreto Salva-Italia – conclude Gianna Dimartino – che avrebbe dovuto contribuire a rilanciare i consumi ma che non ha conseguito l’effetto sperato”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa