Conto consuntivo del Comune di Scicli. Tre consiglieri polemizzano

FiciliLa vicenda legata alla formalizzazione degli atti del conto consuntivo 2012 del Comune di Scicli è diventata inopinatamente complicata tanto da non rendere agibile, come si dovrebbe e potrebbe, l’attività di controllo dei consiglieri comunali.
Tre capigruppo dell’opposizione, Bartolo Ficili (Gruppo Misto), Guglielmo Ferro (Scicli Bene Comune) e Claudio Caruso (PD), non hanno potuto prendere visione dell’atto deliberativo perché, secondo la versione della segreteria, non esisteva il 21 maggio ma curiosamente l’atto, saltato fuori, porta la data del 17 maggio scorso.
La vicenda, che non ha bisogno di interpreti per essere commentata, al di là dell’episodio in sé da la cifra dell’idea che questo Sindaco e questa amministrazione hanno dell’opposizione o meglio dei rapporti politici e democratici che con queste intendono avere.
“Il disconoscimento dei ruoli – dicono gli interessati – che comporta nella fattispecie la negazione delle regole sino alla loro
delegittimazione, non aiuta soprattutto la Città ad affrontare, come giusto che sia in modo serio e sereno, la questione finanziaria economica, di cui il consuntivo è atto fondamentale. Questo Sindaco, che pare essersi arroccato nella sua torre d’avorio debole della sua minoranza in consiglio comunale, non potrà certo superare l’impasse in cui Scicli è caduta alimentando e sostenendo, con atti e atteggiamenti, una linea di chiusura al confronto con le forze presenti in consiglio.
Non ci appare possibile e spiegabile come da mesi denunciamo lo stato comatoso e di crisi dei conti dell’ente entrando puntualmente nel merito delle questioni, cercando costantemente un dialogo con chi insiste a non volere ascoltare rifiutando un confronto che sarebbe salutare per tutti soprattutto per il sindaco e la sua amministrazione che non può e non deve, per il bene della Città che lo ha eletto, provare a “tirare a campare”.
Fatte le proposte e tracciati i punti di crisi non possiamo aspettare che supinamente tutti, senza esclusione alcuna, possiamo essere tacciati di avere determinato il fallimento dell’azione finanziaria contabile dell’Ente e quindi della Città. Riteniamo che vadano ripassate e applicate elementari regole di esercizio democratico in cui il ruolo della partecipazione, legittimata peraltro dal voto popolare, e del confronto con tutte le forze presenti in consiglio sia intanto la prima ed esclusiva strada per cominciare ad intenderci”.

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