Una Fondazione per valorizzare i beni architettonici e culturali di Ragusa e creare nuovi posti di lavoro. È la proposta del consigliere comunale del Movimento Civico Ibleo, Filippo Angelica.

Angelica 2Una Fondazione che si occupi della gestione dei monumenti architettonici di cui la città di Ragusa è ricca. Un unico contenitore al cui interno operino pubblico e privato. È quanto propone il consigliere comunale del Movimento Civico Ibleo di Ragusa, Filippo Angelica, per superare il periodo di impasse che sta attraversando l’economia iblea.
“Siamo in un momento in cui gli enti locali in generale vivono una forte crisi economica e finanziaria – spiega il consigliere Angelica –. Una crisi che non può essere colmata solo aumentando tasse e balzelli a cittadini e imprese. Io sono tra coloro i quali hanno scelto, coerentemente, a ottobre, di votare contro l’aumento dell’Imu per tutti i fabbricati. Una tassa che avrebbe influito non solo sulle famiglie ma anche sull’intero tessuto economico della nostra città. Penso che in un momento di difficoltà economica come quello attuale, prima di arrivare ad alzare i tributi ai nostri concittadini, bisogna esplorare nuovi settori che possono produrre crescita, ricchezza. Uno di questi è il turismo, che va abbinato, però, alla cultura mediante un management, un’organizzazione che unisca pubblico e privato”.
“Mi è piaciuta l’idea nata da un convengo sui beni monumentali della nostra città – aggiunge Angelica –, promosso recentemente dal Comitato San Giovanni, di cui fanno parte Franco Antoci, Mons. Tidona, il dott. Gaetano Cartia, il dott. Carmelo Arezzo, di dar vita ad una Fondazione. Ragusa ha un grandissimo patrimonio in monumenti, chiese, beni architettonici. È chiaro che va valorizzato. Se gli enti locali non hanno i fondi per gestire questa enorme ricchezza, una Fondazione potrebbe farlo. Il Comune avrebbe una sua parte importante mettendo a disposizione i beni, mentre il privato metterebbe il capitale e il personale per gestirli. Anziché tenerli chiusi o farli diventare quasi un costo per i bilanci, facciamoli diventare una risorsa e creiamo occupazione per tanti giovani”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa