Dopo quasi cento anni continua la sfida tra Harley e Indian Scout A “Moto storiche nel barocco ibleo” si riaccende la rivalità tra le due “vecchiette” che hanno catalizzato l’attenzione degli oltre settanta partecipanti all’evento sulle due ruote

Foto di gruppo per i partecipanti a Moto storiche nel barocco ibleo

Riflettori puntati sulle due “vecchiette” della manifestazione. Hanno catalizzato l’attenzione e l’interesse degli oltre settanta partecipanti alla nona edizione di “Moto storiche nel barocco ibleo” che, promossa dal Veteran Car Club Ibleo, ha concluso nel primo pomeriggio di oggi la speciale due giorni all’insegna dei preziosi gioielli a due ruote che continuano ad infiammare il cuore degli appassionati. Stiamo parlando dell’Harley Davidson JB con cilindrata di 1.200 centimetri cubi e di una Indian Scout del 1927. Hanno fatto rivivere quella stessa rivalità che le due case motociclistiche animavano negli anni Venti e Trenta del secolo scorso negli States quando entrambe andavano per la maggiore. Motore bicilindrico a V per entrambe, queste moto hanno segnato un’epoca quando, nello stesso periodo storico, in Italia il massimo della cilindrata in produzione era di 500 cc. Inutile dire che Harley e Indian si facevano una concorrenza spietata. Poi, le due case ebbero alterne vicende. La prima è diventata un mito nel mondo tanto che proprio quest’anno ha celebrato i 110 anni di storia, la seconda è scomparsa. “Queste motociclette di scuola americana – spiega Michele Frasca, tecnico moto del Veteran Car Club Ibleo – hanno rappresentato parecchio per la storia delle due ruote motorizzate. E non è un caso che oggi si contendano le cure e l’attenzione di chi è alla ricerca di pezzi pregiati”. I partecipanti a “Moto storiche”, dopo avere toccato la punta più a sud della Sicilia, hanno avuto modo di conoscere da vicino, durante gli itinerari tracciati ieri e quelli di stamani, la bellezza della costa iblea e di parte di quella aretusea, il fascino del paesaggio agreste, le primizie del territorio, il sapore delle mandorle di Avola, il fascino dei centri storici di Ispica e Modica. “Grazie alla piena collaborazione di polizia e carabinieri, che ci hanno accompagnato lungo tutto il percorso – sostiene il presidente del Veteran Car Club Ibleo, Vito Veninata – abbiamo chiuso questa edizione con grande soddisfazione di tutti coloro che hanno partecipato e che hanno impresso all’evento una impronta sempre più sportiva. Le verifiche del commissario nazionale Asi, l’Automotoclub storico italiano, e i riflettori puntati di tutti gli addetti al settore hanno fatto diventare questa manifestazione una delle più gettonate della Sicilia e, direi anche, del Meridione. Non è un caso che, stavolta, siano arrivati appassionati da ogni parte d’Italia. Un ringraziamento a tutti i componenti del direttivo che si sono prodigati per la migliore riuscita della kermesse che ha anche il merito di promuovere oltre i nostri confini territoriali le bellezze dell’area iblea”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa