L’Ordine degli architetti dell’area iblea e la Fondazione Arch hanno sottoposto un documento programmatico sulle questioni del territorio e le sue dinamiche di trasformazione all’attenzione dei candidati a sindaco dei 4 Comuni al voto

Il presidente dell'Ordine Giuseppe Cucuzzella e alcuni componenti del ConsiglioL’Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Ragusa, assieme alla Fondazione studi e ricerche architetti nel Mediterraneo dell’area iblea, ha inviato un documento programmatico ai candidati a sindaco dei Comuni di Ragusa, Comiso, Modica e Acate dove si svolgeranno le elezioni amministrative il prossimo 9 e 10 giugno. Attraverso la condivisione e la sottoscrizione da parte di tutti i candidati del documento in questione, gli architetti si rendono disponibili, per il nuovo sindaco, a divenire interlocutori privilegiati per tutte le questioni che attengono al territorio ed alle sue dinamiche di trasformazione, con la consapevolezza di potere interpretare al meglio le esigenze dei cittadini nell’ottica della riqualificazione, dell’ambiente, dello sviluppo sostenibile, della qualità dei luoghi in cui viviamo. Quattro, in particolare, le tematiche più importanti che dovranno essere poste sotto i riflettori dal nuovo governo delle città. A cominciare dall’attuazione del programma “Ri.u.so.” su base locale. “L’approccio sostenibile al governo del territori – è chiarito nel documento – è fondamentale non solo nella pratica urbanistica ma deve guidare una politica orientata verso lo sviluppo sostenibile della città, limitando la dispersione urbana e frenando il consumo di nuovo territorio. Noi architetti abbiamo il dovere di sensibilizzare ed orientare l’approccio alle trasformazioni urbane e territoriali secondo una nuova visione ambientalista, trasferendo a chi amministra o legifera l’idea che il vero salto di qualità può avvenire non individuando semplicemente vincoli o regole ma promuovendo una vera e propria politica industriale dell’edilizia, decisamente orientata verso la città sostenibile”. Il secondo punto ha a che vedere con l’adozione di un nuovo regolamento edilizio in grado di favorire la rigenerazione urbana con particolare attenzione all’efficienza energetica degli edifici mediante l’utilizzo di tecniche costruttive di bio-edilizia e sistemi per la produzione di energia e la rigenerazione delle acque, alla sicurezza sismica, alla quasi autonomia energetica, all’utilizzo di materiali locali con bassa incidenza di trasporto, attraverso sistemi di premialità sia in termini di cubatura che in termini di agevolazioni fiscali. Il terzo punto concerne il rilancio dei concorsi di idee e di progettazione, “i soli in grado – scrivono gli architetti – di agevolare i giovani professionisti nell’accesso agli incarichi per la progettazione delle opere pubbliche, altrimenti tagliati fuori dal sistema normativo vigente”. Infine, è sollecitata trasparenza e semplificazione. “Diventa molto importante – è chiarito nel documento sottoposto ai candidati a sindaco – garantire la massima trasparenza nell’espletamento delle pratiche per il rilascio dei titoli abilitativi. E’ necessaria la gestione informatizzata di tutto l’iter delle pratiche tramite il sito internet del Comune in maniera tale che in qualsiasi momento tanto il tecnico professionista quanto il cittadino utente possano conoscere lo stato della pratica stessa”.

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