Ampliamento zona artigianale. L’intervento del Consigliere di SEL Modica D’Antona

vito d'antonaIn questi giorni si parla sempre più insistentemente di rimodulare il piano di riparto dei cosiddetti fondi ex Insicem. A tornare sulla vicenda è il Consigliere Comunale di SEL Vito D’Antona. L’Accordo di Programma per l’utilizzo dei fondi “ex Insicem”, stipulato nel 2006 tra la Provincia Regionale di Ragusa, la Camera di Commercio di Ragusa, il Consorzio Asi di Ragusa e i comuni della provincia, finalizzato alla definizione dei tempi e delle procedure per l’utilizzo delle risorse assegnate a seguito del trasferimento delle somme discendenti dalla liquidazione dell’Azasi, prevede una spesa di 59.781.000 euro interamente destinata alla provincia di Ragusa. A valere su tali risorse a favore del Comune di Modica sono previsti due interventi, uno relativo ad un progetto di ampliamento della zona artigianale di contrada Michelica per un importo di sei milioni di euro, da finanziarsi con i ribassi d’asta delle infrastrutture contenute nell’accordo e l’altro relativo alla realizzazione di una nuova area artigianale per un importo di undici milioni di euro, di cui 1.500.000 euro a valere sui fondi.
Da alcuni anni il Comune di Modica, prosegue D’Antona, sulla base delle richieste delle piccole e medie imprese modicane, ha in corso di elaborazione un progetto per l’ampliamento della zona artigianale di contrada Michelica, per una estensione di circa 60.000 metri quadrati e per una previsione di circa ottanta lotti da 500 metri quadrati in grado di allocare oltre trenta imprese.
In tale direzione appare assolutamente urgente la definizione del progetto, al fine di scongiurare il rischio che in una eventuale ipotesi di rimodulazione dell’Accordo di programma le somme destinate al Comune di Modica, in assenza del progetto di ampliamento, possano essere destinate altrove.
D’Antona invita, pertanto l’Amministrazione Comunale ad accelerare gli adempimenti occorrenti per rendere cantierabile il progetto, disponendo, unitamente al Presidente del Consiglio Comunale, una seduta straordinaria del Consiglio al fine di approvare la necessaria variante relativa al progetto ritendendo che, in un momento di grave crisi economica come quello che stiamo attraversando, non bisogna perdere un solo minuto di tempo per mettere a disposizione delle imprese le strutture occorrenti per il loro lavoro ed evitare la perdita di risorse preziose per la nostra città

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