Salve sono Grazia,
mamma di Simona affetta da sindrome di Rett, una patologia grave che la porta all’autolesionismo. Torno sullo stesso argomento di qualche mese fa. Simona frequenta il terzo magistrale con l’assistenza specialistica fornita dalla cooperativa Medi Care. E con l’insegnante di sostegno, qualche mese fa abbiamo avuto il problema con la Provincia di Ragusa che per mancanza di fondi dovevano tagliare le ore, da 5 erano possibili solo 2. Dopo diverse pressioni siamo tornati a 4 ore.
Adesso di nuovo per mancanza di fondi taglieranno gli ultimi 12 giorni di assistenza specialistica e trasporto! Mi chiedo perché questo accanimento contro la fascia più debole? L’altro giorno incontro davanti alla Provincia il commissario Scarso e l’assistente sociale. Chiedo spiegazioni al riguardo, la loro risposta è semplicemente che non hanno soldi e devono pur fare qualcosa. Il commissario mi dice che se dà l’assistenza non può dare gli stipendi ai dipendenti della Provincia e quindi chiudere baracca!
L’assistente sociale risponde che poi sarebbe solo una settimana e non 12 giorni e che i ragazzi scolarizzati in questo periodo sono già formati e quindi una settimana più o meno non influisce sugli studi, loro garantiscono l’assistenza specialistica finalizzata allo studio e non all’assistenza al disabile che ha necessità diverse!
Per finire con un sorriso mi dice che non sarà la fine del mondo se la scuola finisce prima! Un’altra cosa mi chiedo. Ma sanno di quali ragazzi stiamo parlando? Capiscono veramente le situazioni delle famiglie? Capiscono che significano 12 giorni in meno di lavoro?
Sanno che in estate insorgono milioni di problemi per continuare a lavorare? Non si sono mai messi nei panni dei genitori di questi ragazzi?
Alla fine mi sento molto offesa dalle risposte che mi vengono date, vorrei sapere quanti di questi ragazzi sono formati a livello scolastico come mi viene detto!
Grazie a tutti quelli che leggeranno la mia lettera
Assistenza ai disabili. Ragusa, lettera di una mamma
- Maggio 31, 2013
- 2:32 pm
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